Internet vuol dire libertà. Lo dicono molti, tutti o quasi. Ma perché? Si capisce Internet solo se si esce fuori dal Web e si incontra la cultura più creativa, il genio umano.
Seth Godin, il filosofo del marketing online, l’ha capito, e nel suo ultimo libro spiega il nostro mondo centrando l’attenzione sulla creatività individuale, sull’arte di diventare ciò che si è. Se volete leggere il suo libro andate qui
C’era già tutto nel suo bestseller La mucca viola, in cui il tema è l’unicità che si deve esprimere, costi quello che costi, proprio per fare di Internet un luogo di libertà.
L’alchimia delle mille forme umane penetra Internet e questo aspetto lo rende non solo il contenitore ma il generatore di nuovi linguaggi: è l’uomo che comunica, sempre.
Leonardo da Vinci è già l’uomo di Internet. Lo è per molti suoi tratti di assoluta genialità. Lo è per l’anticonformismo quasi esasperato. Lo è per la sua attenzione alla vita e alla crescita personale. Non a caso, in America il genio di Leonardo è diventato un vero e proprio genere letterario, nonché una scuola di pensiero e di formazione della persona (Pensare come Leonardo. I sette princìpi del genio).
Tutto ciò non è casuale, ovviamente. Leonardo ritorna perché non è mai scomparso dalla memoria collettiva. E ritorna oggi in grande spolvero perché il mondo di Internet è il mondo della scoperta e dei nuovi linguaggi e saperi, cioè il suo mondo.
Come la Biblioteca di Alessandria, Internet parla al cuore dell’uomo e alla sua fame di sapere. E tutto torna, alla fine.
Non servono, dunque, nerd smanettoni per acchiappare il meglio del Web, ci vogliono filosofi e strateghi della creatività, gente che usa la testa in modo orientato ad uno scopo. Il resto, tecniche e tools, vengono dopo. Come diceva il generale De Gaulle: l’intendenza seguirà. Prima i generali e chi guida il battaglione.