Vi piace bere il caffé espresso? se ne bevono centinaia di miliardi di tazze all’anno ed è diventata una delle bevande più popolari nel mondo, l´espressione piú comune nei rapporti sociali, in ogni ambiente é: Cosa c´é di meglio di un buon caffé espresso?
La gente va al bar per degustare un buon caffè in tutte le sue varianti e desidera farselo così buono anche a casa ha detto un esperto del settore,
Grazie alle macchine da caffè espresso per uso domestico, oggi questo è possibile, di conseguenza in certi paesi il consumo di espresso fatto in casa è in rapida ascesa, fare una bella “chiaccherata” davanti a una tazza di buon caffé, o un espresso é senz´altro uno dei piaceri della vita.

Per gli appassionati, un buon espresso, rappresenta “il caffé per eccellenza” dice il periodico (Scientific American) perché il modo in cui viene preparato esalta e valorizza le proprietá del chicco,ma sapete cosa c´é dietro la preparazione di un buon caffé espresso?
Come si prepara un buon caffé o un buon espresso
Fra tutti i metodi per estrarre dal caffè la sua forza aromatica, quello per ottenere un buon espresso è il più complesso ed efficace dice (John un esperto che lavora in uno stabilimento di torrefazione a Sidney Australia in una intervista del 2009 fatta dal corrispondente del periodico “uno sguardo al mondo”)
Il processo di tostatura, che richiede una certa competenza dal momento che modifica considerevolmente le caratteristiche chimiche del chicco di caffè e genera circa 500 sostanze volatili.
Man mano che i chicchi di caffé si rivoltano nel tamburo rotante alimentato da un bruciatore si scaldano finché, perdendo umidità e rilasciando anidride carbonica, emettono un crepitio e aumentano di volume, questo provoca la rottura delle pareti cellulari del chicco, di conseguenza si sprigionano composti aromatici che determinano sia l’aroma che il gusto dell’espresso, la bravura sta nel gestire sapientemente il processo di tostatura, ovvero i tempi e la temperatura necessari.
Quando è il momento, si versano i chicchi roventi e ormai imbruniti in recipienti di acciaio e si fa circolare aria fredda per evitare una tostatura eccessiva. “L’aroma del caffè raggiunge l’apice uno o due giorni dopo la tostatura”, spiega John, é allora che i composti aromatici sono stabili e pronti per essere estratti.
Per preparare un buon caffé o un buon espresso, ci vuole un´abile combinazione di tre azioni: la macinatura dei chicchi, la pressatura del caffé macinato nel filtro della macchina e l´erogazione, l’erogazione deve durare meno di 30 secondi. “Quello che uscirà dopo”, aggiunge, “servirà solo a rendere il caffè più amaro e ricco di caffeina”.
Cosa c´é da sapere inoltre del caffé
IL caffé tostato, inizia a perdere il suo aroma dopo circa una settimana, quello macinato dopo un´ora e quello in tazzina dopo qualche minuto, pertanto se avete l’abitudine di comprare il caffè in grani, é meglio prenderne piccole quantitá e conservarlo in un ambiente fresco e scuro, ma non conservatelo in frigorifero, perché puó assorbire umiditá e perdere il suo aroma, (questo viene specificato nelle guide degli acquisti del caffé) quando volete farvi un buon caffé o un buon espresso, usate sempre chicchi appena macinati.
Caffè tossine e salute, lo sapevate?
Il giornale Australian, riferisce che secondo studi recenti, il caffé puó rimuovere dall’acqua di rubinetto: dal 78 al 90 per cento dei metalli pesanti disciolti, come piombo e rame, perché i fondi di caffé con le molecole prive di carica negativa, attraggono i metalli pesanti che sono carichi positivamente, secondo le dichiarazioni del (dott. Mike McLaughlin, chimico ambientale The University of Adelaide).
Secondo alcuni ricercatori dell’Università Agraria di Wageningen, nei Paesi Bassi, il caffè non filtrato fa alzare il livello di colesterolo nel sangue, la Ricerca Scientifica afferma che i chicchi di caffè contengono una sostanza detta cafestolo che fa alzare il livello di colesterolo, (Research Reports from the Netherlands).
Se volete bere un buon caffé, o un buon espresso dovete tenere presente che quando l’acqua calda viene versata direttamente sul caffè macinato, come nella preparazione del cosiddetto caffè americano, libera il cafestolo. Lo stesso accade se il caffè macinato fine viene bollito più volte nell’acqua, come nel caffè alla turca, o se per fare il caffè americano si usa un filtro di metallo anziché di carta, se non si usano filtri di carta, il cafestolo finisce nel caffè.
Una tazza di caffè americano non filtrato può contenere fino a 4 milligrammi di cafestolo, e può far alzare il livello di colesterolo nel sangue dell’1 per cento circa, ma il buon caffé espresso peró, state tranquilli contiene meno cafestolo perché la quantitá di caffé nella tazzina é minore e la quantitá di cafestolo puó essere di uno massimo due milligrammi, ma attenzione: sempre la succitata ricerca avverte che bere cinque tazzine di caffé espresso al giorno, puó fare alzare il livello di colesterolo nel sangue anche del due per cento.
Solo il caffé preparato con il filtro di carta non contiene cafestolo. Ma ci sono decine di altre buone ragioni legate alla salute che permettono di gustare un buon caffé, un buon espresso da soli o meglio con gli amici, ecco perché; non c´é niente di meglio di un buon caffé.