Dopo numerosi tentativi falliti anche la Cina si appresta ad entrare nel gota del Mercato mondiale. Il mancato ingresso della Cina nel WTO (World Trade Organization) ha provocato negli ultimi anni non poche tensioni internazionali ma ora qualcosa sta cambiando.
La Cina, nonostante la sua forte capacità di produrre ed esportare merci a basso costo, con un PIL in continua crescita, non ha mai ricevuto il riconoscimento di economia MES ovvero il “Market Economy Status”, uno status appunto, che viene rilasciato alle economie più importanti del mondo a seguito del raggiungimento di determinati standard internazionali. Questo riconoscimento permetterebbe al Dragone di diventare un’economia di mercato e competere alla pari con le altre grandi economie mondiali come Stati Uniti, Canada, Russia, Giappone, Australia, Unione Europea.
Per capire come l’organizzazione del mercato mondiale (WTO) abbia deciso di concedere l’ingresso alla Cina dobbiamo fare un passo indietro. Come dicevamo la Cina ha sempre fatto pressione per abbandonare lo status di economia emergente e raggiungere le altre grandi economie ma ad ostacolare questo processo, oltre ai regolamenti internazionali, c’era l’interesse delle maggiori economie a mantenere una posizione di privilegio per proteggere il proprio Mercato dalla competitività cinese. Ora che si è concluso il TTP, accordo economico esclusivo tra USA e Giappone ma soprattutto è in dirittura d’arrivo il TTIP, accordo tra USA ed Europa, sarà più facile per le economie maggiori concordare con la Cina un ingresso nel WTO.
Quali sono state le garanzie cinesi
Il primo traguardo da raggiungere per la Cina è stato quello di procedere con la svalutazione della propria moneta, lo YUAN. Questo passaggio, sollecitato dagli Stati Uniti e apprezzato dal Fondo Monetario Internazionale, ha permesso di ottenere una moneta più vicina agli scambi reali di mercato, in quanto fino a quel momento il valore dello YUAN era “dopato” dalla forte capacità di esportazione cinese e da una serie di meccanismi di valutazione interni non strandardizzati. Il Secondo traguardo sarà quello di sviluppare un’economia “più matura”, un’economia meno sbilanciata che sappia guardare al mercato delle esportazioni e al contempo abbia la capacità di costruire una domanda interna altrettanto valida.
Quando entrerà la Cina nel WTO
A partire dal 11 Dicembre 2016 anche la Cina otterrà lo status (senza averne i requisiti) di economia MES.
Cosa cambierà per le altre economie di mercato?
Difficile prevederlo con esattezza, l’unico dato certo è che tra un anno la Cina potrà esportare i suoi prodotti verso le altre economie di mercato senza pagare dazi. Le economie MES tutelano le proprie aziende attraverso normative antidumping ovvero leggi internazionali che permettono di imporre dazi doganali ai prodotti provenienti dalle not market economy, in modo da proteggersi dalla concorrenza sleale di queste. Con il passaggio a Market Economy, la Cina, potrà esportare verso le altre economie di mercato in assenza di normative antidumping. Questo vuol dire che tra un anno l’economia italiana dovrà prepararsi ad affrontare un altro duro colpo provocato dall’invasione dei prodotti cinesi a prezzi super-concorrenziali.