Spesso capita – almeno ai più curiosi di noi- che, se viene detto qualcosa quasi come fosse un assioma, senza darci una spiegazione plausibile, arriva il momento in cui ci chiediamo se sia verità o leggenda.
Così vedendo avvicendarsi, tra le varie portate dello stesso pranzo di nozze, sia la carne che il pesce, mi sono chiesta: è proprio vero che mangiarli nel corso dello stesso pasto fa male? Il senso di nausea che segue è legato a una loro incompatibilità o solo ai sapori differenti e talvolta contrastanti? Ho fatto una ricerca sul web.
La prima risposta trovata è stata che, la dieta “mediterranea”, il pasto dovrebbe comprendere un 55% di carboidrati, 25% di lipidi e 20% di proteine. Queste ultime si assumono attraverso la carne e il pesce (oltre che il latte e suoi derivati, e le uova) mentre i legumi presentano un quadro proteico incompleto. Perciò secondo il dottore che scrive, non ci si dovrebbe nutrire di carne e pesce nello stesso pasto per evitare di “aumentare l’introito giornaliero di proteine più del necessario per l’organismo”.
La risposta lascia sottintendere che se riesco a mantenermi nella percentuale proteica del 20%, posso associare la carne al pesce?
Visitando ulteriori siti è emerso che più è abbondante in calorie il pasto, maggiore attenzione bisogna porre alle regole in quanto l’organismo può tollerare meno gli errori. Si fa l’esempio eclatante di un bicchiere d’acqua bevuto a digiuno e dello stesso ma consumato durante i pasti: nel primo caso lascia quasi immediatamente lo stomaco, nel secondo vi permane a lungo.
Il problema delle combinazioni alimentari esiste anche all’interno della stessa categoria alimentare poichè la digestione è resa possibile da enzimi (presenti nella bocca, nello stomaco e nell’intestino) specifici per categoria -le amilasi per gli amidi, le proteasi per le proteine, le lipasi per i grassi- ma anche dalle caratteristiche dell’ambiente dove gli enzimi andranno ad agire, diverse per grado d’acidità (composizione) e tempo in cui l’acidità verrà indotta. Per esempio la Pepsina -enzima preposto alla digestione delle proteine, attivato nello stomaco dall’acido cloridrico- lavora meglio in ambiente acido. Tuttavia la composizione del succo gastrico e il tempo in cui abbassare il pH varia in base allo specifico alimento proteico da digerire.
Due alimenti che richiedono processi digestivi diversi, ingeriti a breve distanza l’uno dall’altro:
- rallentano la digestione -con maggior impegno epatico, aumento di prodotti azotati nell’organismo, carico maggiore di lavoro per i reni, ecc.- esponendo potenzialmente a disturbi gastrointestinali (acidità di stomaco, alitosi, flatulenza, stitichezza, gonfiore intestinale, ecc.)
- compromettono l’assorbimento/ assimilazione dei nutrienti
Se le combinazioni alimentari allungano così tanto i tempi di digestione, dovremmo affidarci alla dieta dissociata? No, tale dieta viene definita come l'”estremizzazione scientifica di alcune regole importanti dell’alimentazione”. Infatti pur risolvendo il problema apparente delle combinazioni alimentari, provocherebbe: squilibri alimentari, carenze nutrizionali specifiche, accelerazione della digestione con comparsa prematura dei sintomi dell’appetito.
Inoltre esistono combinazioni favorevoli di alimenti -la cui digestione simultanea completa l’apporto di macro e micronutrienti del pasto- e non tutti i cibi richiedono una digestione lunga e complessa. I tempi di assimilazione sono influenzati anche dal tipo di cottura. Per questo sarebbe meglio evitare i grassi (già di per sè difficoltosi da digerire) cotti con alimenti proteici ossia i fritti, le carni grasse cotte e gli alimenti alla cui base c’è un soffritto; rispetto ai cibi crudi, permangono a lungo nell’intestino, favorendo i processi putrefativi.
In conclusione, nell’alimentazione di tutti i giorni non esistono alimenti o combinazioni che fanno male a priori, l’importante è non eccedere con le dosi e non cedere agli estremismi.
Sitografia:
http://www.medicitalia.it/consulti/archivio/132733-carne_e_pesce_insieme.html
http://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/cellulite-rimedi-naturali-prevenire-contrastare
http://www.vivailfitness.it/comb_ali.htm
http://www.aipro.info/drive/File/Associazioni%20da%20evitare.pdf