Ogni volta che acquistiamo delle uova al supermercato, vediamo che su ognuno di esso è stampato un codice.
Infatti dal 1 gennaio 2004 è entrata in vigore la legge che ne impone l’etichettatura e la tranciabilità.
Oggi vi spieghiamo come leggere l’etichetta di ogni uovo.
Iniziamo con una immagine esplicativa, poi passeremo a spiegarvi in dettaglio ogni singola voce.
Da come si vede il codice è molto semplice da leggere, e le diciture: Stato, Comune, Provincia e Allevamento cambiano in base a dove vengono prodotte.
Ogni comune italiano è provvisto di un codice catastale, consultabile a questo indirizzo ISTAT.
Per quanto riguarda il codice allevamento, in Italia è stata istituita una anagrafe informatizzata delle aziende avicole dove vengono raccolte e classificate tutte le aziende del territorio nazionale che riguardano la filiera avicola, dalla produzione di uova ad ogni uso, fino alla produzione di animali destinati all’alimentazione.
Per maggiori informazioni consultare questo indirizzo del Ministero della Salute.
Molto importante riguarda la tipologia di allevamento.
- 0 = Da agricoltura biologica: Le galline vengono alimentate con mangimi e becchime provenienti da agricoltura biologica e prodotti senza l’utilizzo di concimi chimici e l’utilizzo di diserbanti. La dieta delle galline è integrabile fino al 20% con prodotti tradizionali. Gli animali sono tenuti all’aperto e possono razzolare liberamente.
- 1 = Da allevamento all’aperto: le galline possono girare libere per una parte della giornata. Le uova vengono deposte nei pagliericci oppure sul terreno adibito in un ambiente esterno. Di solito però sono provviste di specifici contenitori semi chiusi, dove deporre.
- 2 = Da allevamento a terra: le galline sono tenute e si muovono in un ambiente chiuso, generalmente grandi capannoni ed hanno disponibilità di posatoi. Le uova vengono deposte a terra, sulla lettiera o nei nidi. Solitamente però grandi corridoi centrali al capannone, semi coperti, fungono da cova per deporre le uova. Solitamente però, anche se le galline sono libere di muoversi, sono tenute al chiuso e molte volte in sovraffolamento.
- 3 = Da allevamento in gabbia o in batteria: le galline non hanno nessuna libertà di movimento, trascorrono l’intera vita e depongono le uova in gabbie. Le uova deposte vengono convogliate al confezionamento tramite un nastro trasportatore, che passa al di sotto delle gabbie. Questi allevamenti SONO VIETATI se non sono adeguati alle normative vigenti.
Infatti Dal 1° gennaio 2012 in tutta Europa è vietato allevare le galline ovaiole in batteria e sono consentiti esclusivamente sistemi alternativi come quelli descritti in precedenza, oppure con speciali gabbie modificate che se pur di poco consentono una qualità di vita migliore. Queste nuove gabbie devono avere uno spazio minimo di 750 cm2 per animale, di cui 600 cm2 utilizzabili, con posatoio, lettiera e nido.
Sulle uova le diciture che indicano la scadenza e la deposizione possono essere facoltative.
La data di scadenza e la deposizione, insieme ad altre informazioni saranno invece reperibili sul pack che contiene le uova.
Solitamente sulla confezione troverete la grandezza delle uova, la classe di appartenenza, ed altre informazioni utili come il nome completo dell’azienda produttrice, le modalità di conservazione e in dettaglio, la descrizione del sistema di allevamento delle galline.
Per quanto riguarda la grandezza, le uova vengono classificate in base al peso:
- XL – grandissime: 73 g e più
- L grandi – tra i 63 e i 73 g
- M – medie: dai 53 ai 63 g
- S – piccole: meno di 52 g
Per quanto riguarda la classe di appartenenza invece vengono divise in:
- Categoria A, Uova fresche e che non hanno subito nessun tipo di trattamento per garantirne la conservabilità
- Categoria A(extra), hanno meno di 9 giorni dalla deposizione
- Categoria B e C, uova declassate ed utilizzate esclusivamente dalle industrie alimentari e quindi non destinate alla vendita per uso casalingo.