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Azioni: come sceglierle bene per fare profitto

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E’ notizia di questi giorni che una delle più grandi banche italiane, Unicredit, ha subito un notevole calo del valore delle proprie azioni ordinarie, superiore al 5 per cento.

Può essere considerato notevole come calo, in quanto, in gergo tecnico, solitamente, un titolo bancario è considerato un titolo “sicuro”. Abbiamo messo la parola sicuro tra virgolette infatti, in quanto si tratta, pur sempre, di azioni di Borsa valori e quindi, per definizione, titoli soggetti, come si è visto, al rischio di mercato. Inoltre il fatto che abbiamo definito sicuro il titolo, indica semplicemente che rispetto ad altre azioni quotate subisce meno fluttuazioni del proprio valore. Quindi perde meno, quando i valori di Borsa calano, ma guadagna anche di meno quando questi scendono.

Fatta questa doverosa precisazione passiamo al nostro argomento. Innanzitutto, diciamo subito, che la prima regola d’oro da rispettare assolutamente la si deduce già dal titolo del nostro articolo e cioè: se vogliamo guadagnare investendo in azioni non possiamo limitarci ad acquistare un solo titolo. Questo indipendentemente dal mercato azionario sul quale operiamo FTSE MIB, DAX, NASDAQ, SHANGAI.

Le azioni, lo ribadiamo, sono titoli soggetti a rischio di mercato, quindi è abbastanza intuitivo che, se investiamo tutto il nostro capitale su una sola azione e sbagliamo ad esempio il timing di acquisto, o come si dice in gergo, di entrata sul mercato, rischiamo di farci molto male, metaforicamente parlando.

Come scegliere le azioni per trarne profitto

La seconda regola d’oro per scegliere dovutamente  le azioni su cui investire si può racchiudere in una sola parola: informazioni. Più informazioni abbiamo sulle azioni sulle quali potenzialmente vorremmo investire più la nostra scelta sarà oculata e consapevole. In effetti i maggiori guadagni in Borsa vengono fatti sulle cosiddette asimmetrie informative. In pratica, chi riesce ad essere tra i primi ad avere un informazione fondamentale o ad interpretarla correttamente, può anticipare il mercato ed acquistare delle azioni a prezzi più bassi, rispetto a quando l’informazione in questione sarà disponibile ai più.

Per fare un esempio, chi fosse venuto a conoscenza per primo dell’intenzione del legislatore di far si che a partire dal 2018 tutti i fornitori di energia elettrica e gas sarebbero passati al mercato libero, quindi abolendo di fatto il mercato tutelato e quindi producendo, automaticamente, un aumento di almeno il 20% annuo nella bolletta del cliente finale, sia esso retail o business, ma anche, conseguentemente un aumento dei ricavi e quindi del fatturato delle aziende fornitrici avrebbe potuto anticipare il rialzo, avvenuto lo scorso anno, delle azioni di questo segmento e ottenere dei profitti.

Come dicevamo, comunque, occorre sapere interpretare le informazioni che abbiamo e la maggiore fonte di informazioni su una società quotata è il suo bilancio che è pubblico e scaricabile, di solito, dal sito della società stessa.

Occorre quindi conoscere i principali indici desumibili dal Bilancio, ma questo lo tratteremo in un prossimo articolo.