Il sole filtra attraversa le tende: un altro giorno aspetta di essere vissuto. Mi alzo dal letto ancora assonnata come sempre, ma stranamente niente mal di schiena!
Vado in bagno e passo davanti allo specchio, una rapida occhiata e mi accorgo che dal mio viso sono spariti tutti quei segni che hanno fatto di me la donna che sono oggi, o perlomeno quella che dovrei essere!
Ma che sta succedendo? Capelli lunghi di un colore naturale, sguardo innocente: ma di chi è quella immagine che ti sta fissando? Incredula, quasi senza respiro….” ho quindici anni!“.
La voce di mia madre dal piano di sotto che mi dice di sbrigarmi altrimenti faccio tardi a scuola… Oddio, sento il terrore scorrermi nelle vene: non capisco.
Mi vesto rapidamente “anni ottanta“, salto la colazione come facevo allora e mi fiondo alla fermata dell’autobus dove mi aspetta la mia migliore amica.
Lei è lì che mi aspetta come faceva sempre… io l’abbraccio tra le lacrime e lei, naturalmente, non capisce il motivo.
Scelgo la strada del silenzio e mi faccio un regalo: le relazioni a quindici anni sono più belle perchè sono più vere: senza finzioni, senza maschere.
In un attimo mi ritrovo tra i banchi di scuola, questa volta senza la paura delle interrogazioni, ma assaporando ogni attimo, godendo di ogni risata. Ad un certo punto suona la campanella dell’intervallo…un suono strano però…non smette…e suona ancora: è la sveglia!
Ho solo sognato naturalmente! Ma mi è rimasto dentro tutto lo splendore di quell’amicizia, tutto il bene che ho nel cuore, e quello no…non invecchia!