Si sente spesso ripetere .L’amore non ha età. Sarà vero? In teoria, sì, perché si parla di sentimenti, e loro non conoscono regole, nè inibizioni. Nella realtà, è un pò più complicato.
Quando ci si innamora per la prima volta, è facile. La fiducia è totale, incondizionata, si sogna e si progetta un futuro insieme, si vede l’altra persona come la metà della mela. Con il tempo, si consolida il rapporto, si pensa ad una convivenza, o un matrimonio, si divide insieme la quotidianità, si affrontano e superano problemi, si crescono i figli, si soffre, si ride. Insieme.
L’amore è questo, secondo me. Niente a che vedere con le favole.E’ sicuramente qualcosa di istintivo, di irrazionale, che nasce senza motivo, che ti porta ad interessarti ad una persona, e solo a quella. Ma deve essere anche capace di superare i problemi, di fortificarsi, di crescere, nonostante le difficoltà.
Deve trasformarsi. Crearsi un’armatura e proteggere la spontaneità del sentimento, che nasce appunto da solo.
Molti ci riescono, superano crisi, si ritrovano, stanno insieme tutta la vita. Molti, si perdono per strada.
Dopo una delusione, dopo la fine di un matrimonio, dopo il fallimento di una storia d’amore lunga e importante, è possibile innamorarsi di nuovo?
Il cuore, si sa, può soffrire tantissimo, può graffiarsi, spezzarsi, indurirsi. A volte, la solitudine amorosa é una scelta, spesso è una difesa.
Diciamo la verità, il vero problema non è trovare qualcuno che ci piaccia. Indubbiamente, soprattutto se la storia precedente è stata lunga, bisogna riprendere in mano la propria vita, cercare dì fare nuove conoscenze, crearsi passatempi, volersi innanzitutto bene.
Essere sereni, prima di tutto con se stessi, è la prima regola. E’ un errore credere che un’altra persona colmi le nostre lacune. Prima di cominciare una nuova storia, dobbiamo prima di tutto aver imparato a stare da soli. Aver riscoperto la nostra identità. Anche fuori da una coppia.
La vera difficoltà è fidarsi di nuovo ciecamente di qualcuno. Lasciarsi andare completamente.
Servirsi delle esperienze passate, ma non trasformarle in alibi.
Il cuore è sempre giovane, può innamorarsi ancora, anche dopo essere stato ferito. Ma se la prima volta, essendo ignaro delle conseguenze, traina lui tutto, dopo il dolore, lascia parlare la razionalità. Che, giustamente, ricorda le sofferenze e lo frena. lo spaventa, lo blocca.
L’amore da adulti spaventa, perché si è più consapevoli delle sofferenze che può causare. E allora, spesso, si scappa. Si preferisce non viverlo, e non sapere. Comprensibile, certo, umano, ma fonte di rimpianto futuro, probabilmente.
Certo, non esiste una ricetta in amore, nè tantomeno abbiamo la presunzione di conoscere la soluzione. Ma le emozioni che fa provare l’amore, a venti, a quaranta, a sessanta anni, sono sempre uniche, indescrivibili, paradisiache.
Si può soffrire, certo, ma mentre a venti anni, si crede che, quando finisce un amore, finisca anche la vita, a cinquanta e dintorni si ha la consapevolezza che , per amore, si sta male, ma si sopravvive. Sempre.
Quindi, con cautela, con le dovute remore, vale sempre la pena, quando si incontra la persona adatta, di imparare di nuovo a fidarsi. Non è detto che si ripeta la stessa storia, se un uomo ci ha ingannato, ferito, tradito, non è detto che lo rifaccia qualcun altro.
Forse, bisogna fare come dice quella vecchia canzone..Lascia aperta la porta del cuore….
Anche se non abbiamo più venti anni. Anche se abbiamo qualche livido.