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Come sopravvivere alla giungla universitaria

Ti sei appena diplomato e a breve entrerai nella giungla universitaria? Ogni giorno ti chiedi quale strana congiunzione astrale abbia reso possibile la tua iscrizione all’università?

Niente paura, destreggiarsi nella bolgia universitaria è difficile, ma non impossibile. Con un po’ di spirito d’adattamento tutti possono superare gli anni universitari, ma soprattutto i primi tempi, avendo ancora dei resti di sanità mentale. L’importante è non pensare che l’università possa essere migliore o peggiore della scuola superiore, insomma il segreto è non avere aspettative. Per prima cosa è necessario distaccarsi dalla concezione scolastica, quindi bisogna essere assolutamente consapevoli del fatto che all’università non esisteranno né compiti, né professori buoni, né tanto meno compagni che ti suggeriscono la pappardella quando ti trovi in difficoltà

I primi tempi sarà normale sentirti spaesato ed impaurito, penserai più volte “ma chi me l’ha fatta fare”, mentre mangerai nutella nel cuore della notte ed abbraccerai i vecchi libri di scuola. Ma non disperare, perché è una fase che attraversiamo tutti.

Se sei una persona timida, l’università potrebbe essere un buon allenamento per mettere alla prova la tua parte socievole e reprimere quella sociopatica. E’ un ambiente in cui per forza di cose si parla con il compagno seduto affianco, dietro, o davanti a noi e soprattutto c’è molta più possibilità di conoscere gente nuova ogni giorno (non come a scuola, dov’eri costretto a vedere sempre le stesse 20 facce). Rimarrai sorpreso da quante amicizie riuscirai a fare e da come la mentalità sia completamente diversa da quella cui eri abituato a scuola. I colleghi saranno non solo compagni del tuo percorso di studi, ma nella maggior parte dei casi diventeranno dei veri e propri amici.

Anche la questione studio cambia totalmente. Se a scuola eri abituato a fare i compitini per il giorno dopo, dimentica tutto. All’università si può gestire come si vuole il materiale da studiare, si può decidere come, quando, dove e perché (perché non vogliamo ritrovarci a strimpellare sotto ai ponti). Cerca di seguire tutte le lezioni, prendere appunti, studiare giorno per giorno (so bene quanto la procrastinazione sia diventata una pratica frequente) e vedrai che studiare per l’esame sarà molto più semplice e veloce.

La cosa bella è che studierai ciò che ti piacerà e ciò che hai sempre sognato fare. Sarai motivato perché saprai che ciò che stai facendo sarà una parte fondamentale per la costruzione del tuo futuro. Ed in quel momento tutte le paure che avevi all’inizio, tutte le ansie che ti portavi dietro come un peso, svaniranno. Rimarrà solamente la voglia di imparare, di crescere, di cambiare. Perché l’università è un centro di formazione personale (non solo culturale) che non ha eguali. Mettersi alla prova, essere costanti, affrontare le paure e sopportare lo stress, sono tutte cose che ringrazierai di aver vissuto, quando l’università sarà finita. Perché nonostante tutto, è un luogo di confronto e incontro, pieno di stimoli che difficilmente troverai da qualche altra parte.

E allora, ti sei iscritto all’università? Buona fortuna, e che il 18 sia con te!