Lotta al lavoro nero: 2 attività sospese e sanzioniper oltre 45mila euro
Comando Provinciale di Siracusa – Siracusa, 18/03/2015 12:34
I Carabinieri del Nucleo CC Ispettorato del Lavoro, su disposizione della Direzione Territoriale del Lavoro e unitamente ai Militari del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, hanno proseguito nelle ispezioni sul territorio siracusano, al fine di mantenere alta l’attenzione sulle norme di tutela del lavoro: infatti il quadro occupazionale che emerge a livello locale rispecchia l’andamento nazionale, rivelando una cronica persistenza di lavoratori occupati in nero.
Le ispezioni sono state effettuate su differenti tipologie di attività d’impresa ed equamente ripartite sul territorio. Sono stati controllati:
- tre cantieri edili, in uno dei quali veniva trovato un lavoratore “in nero” su 3 presenti in turno;
- due esercizi commerciali gestiti da stranieri, in uno dei quali veniva trovata una lavoratrice “in nero”;
- uno studio medico, in cui operava una lavoratrice su due in nero;
- esercizi vari presso i quali sono state comminate pesanti sanzioni amministrative per avere occupato dipendenti in modo irregolare.In due casi è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale, revocata dopo il pagamento di € 3.900 a titolo di somma aggiuntiva, alla quale seguirà la contestazione della sanzione amministrativa che può arrivare fino a 15.600 € per ogni lavoratore occupato in nero.
Ed inoltre:
- in un supermercato ed in un negozio venivano utilizzati impianti di video sorveglianza senza l’autorizzazione della locale Direzione Territoriale del Lavoro, ovvero senza altra modalità alternativa di tutela della privacy dei dipendenti, che così si trovavano ad essere illecitamente sorvegliati: per tale ragione i due titolari venivano deferiti alla Procura della Repubblica di Siracusa per inosservanza del combinato disposto tra gli artt. 4 e 18 della legge 300/70 in relazione agli art. 114 e 171 del D.Lgs 196/03;
- i soci titolari di un panificio hanno trattenuto ad una dipendente l’indennità di maternità, pur essendo invece stata corrisposta dall’INPS: per tale motivo entrambi i soggetti venivano deferiti alla Procura della Repubblica di Siracusa, per il delitto di truffa aggravata.
Per le aziende ispezionate sono in via di definizione le contestazioni di illeciti per sanzioni amministrative di circa € 45.000,00 e verranno inoltrate le conseguenti comunicazioni agli Enti preposti alla riscossione dei contributi previdenziali ed assicurativi, alla vigilanza sugli appalti, nonché inviate segnalazioni all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza per l’approfondimento su violazioni fiscali e tributarie.