Home TV E GOSSIP Sanremo 2018: tutto bene..tranne il papillon

Sanremo 2018: tutto bene..tranne il papillon

E ci siamo arrivati. Dopo tanto rumors, tanto parlare, tanta attesa, ieri sera, 6 febbraio, è andata in onda la prima Serata del Festival di Sanremo 2018. Il nr. 68.

La novità di quest’anno è il direttore artistico. Dopo i tre anni della gestione Carlo Conti, che per altro ha portato a casa ottimi risultati, la Rai ha deciso di affidare  questo ruolo a Claudio Baglioni.

Lui non ha bisogno di presentazioni: cantautore italiano, amato da generazioni, autore di quella che è stata definita la canzone del secolo, Questo piccolo grande amore…Chi non ha mai canticchiato il ritornello strafamoso?

Accettato l’incarico, Baglioni ha stravolto il meccanismo della gara, quest’anno, infatti, tra i big che partecipano alla kermesse canora, non ci sarà eliminazione, le venti canzoni resteranno in corsa fino alla serata conclusiva di sabato. Probabilmente lui, da cantante, ha pensato che sarebbe stato più facile per gli artisti  in gara esibirsi senza il rischio di essere eliminati.

La scelta, d’altra parte, è stata anche criticata perché toglierebbe suspense alla competizionebaglioni. Ma la decisione spettava a lui.

Il cast dei cantanti, quest’anno, è particolarmente affollato: numerose sono infatti le collaborazioni, nate proprio per il palco dell’Ariston, le canzoni sono 20, ma tra solisti, duetti, gruppi musicali, il numero dei cantanti in gara supera i 50. Per l’occasione, ci sono state due reunion importanti. I Decibel, con la voce solista di Enrico Ruggeri, conobbero una grossa popolarità proprio su quel palco con il brano Contessa nell’anno 1980, sono tornati ad esibirsi in gruppo. Anche le Vibrazioni, nota formazione italiana, che si era sciolta qualche anno fa, si ripresenta addirittura nella formazione originale.

Baglioni dice di aver dato risalto alla musica, ma questo, in verità, è quello che dicono un po’ tutti. Il meccanismo resta lo stesso: i big in gara si esibiscono con le loro canzoni, nella serata di giovedì addirittura faranno spettacolo nello spettacolo, perchè si esibiranno in coppia con altri artisti. Ci sarà la giuria demoscopica, formata da 300 giurati, la giuria di qualità composta da otto esperti del settore e il televoto da casa. I voti delle serate saranno sommati, fino a decretare il vincitore.

Il clima dietro le quinte sembra essere sereno pur trattandosi di una gara: forse, alla lunga, ha avuto ragione Baglioni, l’assenza dell’eliminazione ripaga in serenità.

Consapevole che il ruolo di conduttore non gli sia congeniale, almeno non per tutto  il tempo, Baglioni ha scelto i due presentatori ufficiali: Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, in un ruolo per lui insolito.

La prima serata è partita con il botto, con l’intervento al solito esilarante di Fiorello, che ha divertito il pubblico in sala e quello a casa e che ha saputo gestire anche un episodio antipatico, un incursione di un uomo che è salito su palcoscenico cercando, a suo dire, il procuratore della Repubblica. E’ vero che in questi giorni tutti si trasferiscono a Sanremo, però forse c’erano altre strade.

Michelle Hunziker, almeno nella prima serata, è stata la vera presentatrice, Favino è sembrato un po’ in secondo piano, magari ha bisogno di carburare. Lei è bellissima, disinvolta, bravissima, padrona della scena. Baglioni è intervenuto in diversi siparietti, con Fiorello e con Morandi, appare un po’ ingessato e rigido, ma tutto sommato all’altezza della situazione.

L’audience, comunque, sembra dargli ragione: la prima serata del festival di Baglioni ha avuto il 52% di share, il che vuol dire che è stata vista da più di 11 milioni di persone. Risultato superiore anche alla prima serata dell’anno scorso, condotta da Carlo Conti e da Maria De Filippi.

Indubbiamente, la presenza di Fiorello ha inciso tanto, lui è amatissimo dal pubblico ed ha sicuramente contribuito ad incollare al teleschermo buona parte di quei milioni di telespettatori. Anche la mancata presenza della Pausini, annunciata super ospite, poi costretta a casa dalla laringite, è diventato l’occasione per assistere ad un delizioso duetto tra Baglioni e Fiore. Bisogna vedere cosa succederà da stasera in poi.

Comunque, Baglioni può ritenersi soddisfatto, ha lavorato mesi, ha fatto tremare tutti i suoi collaboratori perché, per sua stessa ammissione, è dispotico e maniacale, ma almeno ha avuto una buona dose di soddisfazione.

Sanremo 2018 sembra essere partito bene. Una sola cosa sembra mancare di equilibrio: il papillon di Baglioni, che non riesce a trovare il giusto centro di gravità permanente. Sarà un’altra trovata per aggiungere brio al festival?