Rifarsi il seno, oggi e’ uno degli interventi più’ richiesti dalle donne. I numeri parlano chiaro . Secondo un sondaggio condotto dalla più’ grande associazione USA di chirurghi estetici ( ISAPS) l’Italia è il settimo paese al mondo per numero di interventi di chirurgia plastica.
Sono moltissimi i casi di donne che decidono di sottoporsi all’intervento di mastoplastica additiva principalmente per migliorare il proprio aspetto fisico.
Rifarsi il seno non è una decisione da sottovalutare. L’intervento comporta conseguenze psicologiche per chi si sottopone . L’aspetto fisico cambia inevitabilmente . È per questo motivo che è consigliato rivolgersi ad un psicologo , per affrontare al meglio l’intervento. Ci sono dei casi in cui è sconsigliato ricorrere all’intervento di mastoplastica additiva.
- Depressione, squilibri alimentari: rifarsi il seno perché si vuole rafforzare la propria autostima è una scelta errata.
- Giudizio altrui: la decisione potrebbe anche essere dettata dalla realizzazione di un desiderio altrui. Ma anche in questo caso, bisognerebbe essere più forti psicologicamente, senza farsi intaccare la propria autostima.
La mastoplastica additiva è una vera e propria operazione, per cui è importante essere sicure di affrontare l’operazione e le seguenti conseguenze.
La mastoplastica additiva, prevede l’aumento della circonferenza e del volume del seno. Si effettua in anestesia locale , e consiste nell’inserimento di protesi mammarie generalmente di silicone sotto il muscolo pettorale.
Ma da qualche tempo a questa parte vi è un cambiamento di tendenza. C’è chi dopo essersi sottoposta alla chirurgia estetica, e aver preteso seni da maggiorata è ritornata dal chirurgo per rivedere le proprie misure, correggendo gli eccessi del precedente intervento.