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Puntura di vespa: casi, prevenzione e rimedi

La vespa è un insetto che non attacca ma si difende, da questo deriva la famosa puntura di vespa. Si, perché l’arma di difesa di questo insetto è il pungiglione, utilizzando come proiettili il veleno. Da 1 a 5 centimetri di lunghezza, la vespa ama il caldo e i cibi dolci. E l’estate guarda caso a noi piace mangiare il gelato e le bevande dolci!

Puntura di vespa
Puntura di vespa: ti sconfiggerò!

Puntura di vespa: come riconoscerla

La puntura di vespa è famosa perché a volte è molto tremenda, ma siamo sicuri che quella che vediamo venire ondeggiando sia proprio una vespa? A tal proposito è necessario fare una precisazione:

  • Innanzitutto il suo pungiglione non rimane conficcato come quello di un’ape. Ciò vuole anche dire che possiamo avere più aggressioni nello stesso tempo. Esatto, si parla di aggressioni, perché se tentiamo di schiacciarla o di agitare la braccia è lei che si sente attaccata e quindi risponde a dovere;
  • il colore e la lunghezza sono altre due cose da notare. La vespa ha un corpo bruno con strisce gialle, mentre il calabrone, sua sorella più grande, è rossiccia e ama fare il nido a forma di sfera.
  • Una volta punti il dolore è immediato ma può scomparire dopo un paio d’ore mentre il gonfiore può durare anche una giornata. Ci sono casi in cui il bordo della puntura è più marcato o in rilievo, mentre al centro si vede un punto bianco.
  • Sempre dopo punti, si possono avvertire debolezza, palpitazioni, difficoltà respiratorie, nausea, labbra, viso e gola gonfi. Questo è purtroppo il caso di anafilassi, ovvero di allergia, con il rischio di shock anafilattico.

Puntura di vespa: prevenzione

Si è parlato di dolci, e in effetti la vespa è attratta dalla frutta matura, o dai bidoni della spazzatura lasciati aperti. Dunque per prevenire una brutta puntura di vespa l’ideale sarebbe chiudere i bidoni e lavare le mani dopo aver mangiato. Soprattutto quelle dei bambini. E se in primavera o d’estate abbiamo voglia di fare un bel picnic? Ovviamente non lasciamo i cibi scoperti! E se ormai è troppo tardi e ci gironzola intorno? Sarà meglio non agitarsi ma schivarla lentamente!

Puntura di vespa: rimedi

Siamo ormai vittime, la puntura di vespa è avvenuta. Ebbene in questo caso:

  • lavare la ferita con acqua fredda in modo da lenire il dolore;
  • insieme all’acqua si può usare un po’ di sapone per togliere ogni traccia del veleno e prevenire infezioni;
  • usare degli antidolorifici contro il dolore e degli idrocortisonici contro il gonfiore;
  • evitare di schiacciare intorno alla puntura perché si rischia di mandare ancora più in circolo il veleno;
  • può essere utile fare un bagno versando nell’acqua tiepida del bicarbonato di sodio. Fa da calmante;
  • nei casi estremi, e quindi in cui il soggetto è allergico, dotarsi sempre di un kit con soluzione adrenalinica, oppure epinefrina, e chiamare il pronto soccorso!

In ultimo

Non è detto che chi viene punto abbia gli stessi sintomi anche le prossime volte. Inoltre in caso di reazione allergica non è detto che si manifesti subito, perché un soggetto può mostrare alcuni dei sintomi solo dopo una seconda puntura.