Home SALUTE Prevenzione secondaria e patologie tumorali

Prevenzione secondaria e patologie tumorali

Prevenzione secondaria: se ne sente sempre più spesso parlare in relazione a interventi clinici e non che sono di norma destinati a quei soggetti nei quali si è già avviata la fase patogenetica della malattia.

In questa fase è fondamentale la diagnosi precoce e l’adeguato trattamento in relazione a malattie in stadio preclinico e asintomatico. Lo stadio è dunque quello i cui i segni e i sintomi clinici ancora non sono evidenti. Qui si può avere un’idea di quanto sia importante ridurre il ritardo con cui viene formulata una diagnosi: gli interventi e le azioni sono finalizzati ad aumentare la resistenza dell’individuo e impedire la progressione della malattia.

La prevenzione secondaria agisce a livello patogenetico allo scopo di intervenire adeguatamente anche nella correzione delle condizioni di rischio ambientale già presenti.

Qualsiasi programma e intervento di prevenzione secondaria è supportato dalla comunicazione poiché riguarda patologia di grande rilevanza sociale.

In questa fase trovano ampio spazio e significatività le reti di comunicazione, ricerca e trasmissione dei dati. La corretta gestione delle fasi operative necessarie determina il raggiungimento degli obiettivi: trattandosi di programmi complessi – che comprendono la prevenzione e temi attinenti quali lo screening, l’igiene e la sanità pubblica, la partecipazione di più figure professionali è rilevante nel determinare il successo della performance delle attività di prevenzione.

 

Prevenzione secondaria
L’importanza della prevenzione secondaria nelle patologie tumorali

I programmi di prevenzione secondaria intervengono anche riguardo la correzione dei fattori di rischio e le modificazioni dello stile di vita in quanto intervengono dove già la malattia c’è: i numerosi e significativi progressi scientifici in campo oncologico hanno sicuramente contribuito a migliorare gli approcci terapeutici e a migliorare la sopravvivenza dei pazienti, ma il cancro è oggi ancora – per il paziente e per la famiglia – sofferenza fisica e psichica, dolore, morte inevitabile.

Per molto tempo le patologie tumorali sono state considerate una sofferenza inflitta a chi aveva la “sfortuna” di ammalarsi. Oggi l’atteggiamento sociale nei confronti della malattia oncologica è cambiato: la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce si stanno sempre più diffondendo anche grazie alle molte iniziative – a carattere nazionale e non – di sensibilizzazione e promozione dei controlli.