Molti di noi pensano che solo in Italia possano accadere le cose più assurde, soprattutto quando si tratta di tasse e balzelli. Ed invece no!!
Girovagando per il web mi sono imbattuto in una notizia che non rasenta l’assurdità, la supera abbondantemente, e se la notizia non fosse stata riportata da una testa ufficiale come il Giornale, avrei creduto di essere finito in uno di quei siti di gossip o di notizie inventate, create ad arte per attirare nuovi lettori.
Infatti, in Portogallo, paese con il più alto tasso di giornate assolate di tutta l’Europa, hanno avuto la brillante idea di creare una tassa per tutti gli edifici esposti al sole.
Ma andiamo con ordine.
L’attuale governo del socialista António Costa ha approvato una riforma del catasto ed ha applicato una patrimoniale sugli immobili avendo anche la brillante idea di applicare anche una tassa su tutti quegli edifici che beneficiano di una esposizione al sole, senza nemmeno specificare come avverrà la valutazione, i criteri da considerare e soprattutto senza fare distinzione tra abitazioni di lusso, di pregio o semplici condomini popolari, andando di fatto a creare delle situazioni oltre che paradossali anche molto gravose per tutti coloro che pur possedendo abitazioni di modesto valore, si potrebbe trovare a pagare molto di più di un immobile di altissimo valore ma con meno esposizione alla luce solare.
Infatti nel testo ufficiale approvato si fa riferimento ad un semplice “beneficio ambientale”.
Riportiamo una parte del testo della legge approvata:
«Per l’immobile situato in una particolare localizzazione e dotato di varie funzionalità, tra cui una certa qualità ambientale»
In tutta questa confusione l’unica cosa certa è che per il 2017 l’erario portoghese, grazie alla “tassa sul sole”, prevede un aumento degli introiti di circa un miliardo di euro.
Indignazione e forti proteste non sono mancate da moltissime parti, soprattutto da parte dei proprietari e da tutte quelle categorie che hanno a che fare con le abitazioni e gli immobili. António Frias, presidente dell’Associazione Nazionale dei Proprietari d’immobili del Portogallo è sul piede di guerra e senza mezzi termini afferma:
«Era inevitabile che a uno dei cervelloni al governo venisse in mente di farci pagare il sole… viviamo in un Paese che ne ha per 365 giorni all’anno».
Inoltre aggiunge:
«Allora tassiamo anche l’aria, tassiamo se c’è la vista sul mare», «Anche uno stupido sa che casa tua aumenta di valore se è vicina a una fermata della metropolitana, non per l’esposizione solare che crea anche una discriminante: hai più sole? Bene, casa tua vale uno 0,20% in più. Casa tua è all’ombra? Peggio per te: perdi il 0,10, come se in casa non disponi di un bagno. E questa tassa la dovrà pagare, indistintamente, un proprietario di un immobile da 60mila euro o chi ne possiede uno da 600mila. È un’assurdità».
Menezes Leitão, presidente dell’Alp, associazione dei proprietari a Lisbona afferma:
«Introdurre una patrimoniale è un fatto già di per sé gravissimo… …si produrranno spese insostenibili per i proprietari che vivono in quegli immobili e, quindi, non ne traggono alcuna rendita….».
Contrari a questa nuova assurda tassa sul sole anche l’Apemip, che riunisce i mediatori immobiliari. In un comunicato si scrivono:
«Aumenterà di conseguenza anche l’Imi (la tassa municipale sugli immobili in Portogallo ndr) e l’esposizione al sole diventerà più che un fattore di valore, un vero danno sui proprietari che vogliono vendere, in un momento di ripresa delle compravendite, dopo una terribile crisi del settore».
Speriamo vivamente che il governo Portoghese soprassieda alle sue decisioni e che soprattutto a nessun altro governo venga in mente di iniziare a tassare la luce solare o altri beni gratuiti ed indispensabili alla vita.
