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Peperoncino: uso e benefici

Il peperoncino , soprattutto nella versione piccante, è una spezia molto usata nella nostra cucina. Piccolo, rosso, simpatico nella forma e nell’aspetto, appartiene alla famiglie delle Solanacee, la stessa del peperone.

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Originario delle Americhe, viene attualmente coltivato in tutto il mondo. Si consuma fresco, essiccato, affumicato, cotto o crudo, per aromatizzare i cibi e fare salse piccanti. La caratteristica  sensazione di bruciore al  palato, più o meno intensa, è dovuta alla presenza di capsaicina, che non  si trova nei semi, come comunemente si crede, ma proprio nell’interno del frutto.

In  Messico, in India , in Thailandia e in buona parte dell’Asia, in cucina si fa un largo uso del peperoncino, ma anche in Italia è molto adoperato ed apprezzato, soprattutto al Sud. Famosa è la varietà calabrese, la nduja, dal gusto particolarmente deciso.

Oltre ad insaporire i piatti, però, il peperoncino ha numerose proprietà , che sono da sempre oggetto di studio.

Essendo un vasodilatatore, migliora la circolazione e protegge il sistema cardiovascolare, rafforza i vasi sanguigni e migliora l’ossigenazione del sangue. Combatte quindi gli effetti del colesterolo.

Grazie proprio alla capsaicina, favorisce la digestione.

E’ ricco di vitamina C, ottimo quindi contro le infezioni. La presenza della vitamina E, inoltre, lo renderebbe un ottimo afrodisiaco, in grado di migliorare le funzioni sessuali, Ma questa, si sa,  è una leggenda metropolitana, anche se …piacevole.

Durante un congresso di Urologia, tenutosi a Roma, in verità il peperoncino era stato messo alla gogna per la sua probabile implicazione allo sviluppo del cancro alla prostrata. Successivi studi hanno smentito questa ipotesi e lo hanno rivalutato, eliminandolo dalla lista degli alimenti cancerogeni. Addirittura si sta valutando la sua efficacia nella cura di alcuni tumori.

Ma anche questo, si sa, è normale. Gli studi ci dicono tutto, e il contrario di tutto. Non bisogna  chiaramente farne uso in modo eccessivo, soprattutto se si soffre di reflusso gastro-esofageo o di ulcera. Anche in caso di cistite, epatite o emorroidi, è sconsigliato assumere peperoncino.

Noi, che ne amiamo il sapore e la piccantezza, continueremo a farne uso, con tutte le precauzioni del caso.