Osservando quanto di negativo sta accadendo nelle ultime settimane al Milan sia dal punto di vista prettamente tecnico-tattico che da quello mentale, salta subito all’occhio come le certezze accumulate lo scorso anno siano andate perdute in quei calciatori che rappresentavano lo zoccolo duro del gruppo e che dovevano essere le memorie di tutto un ambiente per i nuovi arrivati. Quello che invece si è potuto notare è una totale mancanza di punti di riferimento fra i calciatori a causa anche di svariati moduli impiegati, ma soprattutto di una turnazione incondizionata degli stessi che non permette loro di trovare le giuste misure sia nei confronti dell’avversario, giocandogli sul tempo, ma nemmeno con i compagni di squadra. Mister Montella avendo una grande esperienza professionale sa bene che un calciatore deve potersi orientare rispetto a tutto ciò che lo circonda quindi: compagni, linee di gioco ed avversari, solo così il singolo può essere utile al collettivo. Da queste riflessioni e da ciò che si è visto ci aspettiamo uno spirito che indirizzi sulla giusta via tutti i componenti della squadra.
Segni di risveglio
Il Milan visto nel secondo tempo con l’inter ha mostrato tutte le potenzialità di questo gruppo con Montella che ha sistemato le pedine in maniera adeguata, anche se ancora ci sono molte cose che non rendono giustizia alla qualità e agli investimenti fatti dal Milan con l’obbiettivo di entrare nell’Europa calcistica che conta.
Devono ancora essere oliati i meccanismi difensivi che possono veramente portare solidità ad un reparto, che con l’arrivo del neocapitano Bonucci, non riesce ancora a fare la differenza soprattutto perché il calciatore in questione non ama essere puntato in velocità, cosa che accadeva meno alla Juve, dove tutto il sistema difensivo lavorava su altri livelli. Di contro Leo è molto abile ad impostare le trame di gioco, a volte, saltando qualche linea schematica avversaria il che non guasta quando oltre alla manovra avvolgente palla a terra, ti puoi permettere di sorprendere tutti con un lancio calibrato.
L’ultima gara in attesa di quella di sabato con la Juve ha dato respiro a Montella dandogli la possibilità di lavorare con meno pressione sapendo che non sarà facile vincere una partita di così alto rango.
I tifosi del Milan si aspettano tanto e la società ha ambizioni importanti che per essere trasformate in realtà dovranno palesarsi in una tendenza positiva che per adesso non c’è, chissà che Montella non ci sorprenda.
