Non solo una proposta alimentare ma un vero e proprio protocollo per ritrovare la salute perduta, il metodo è basato su cinque punti chiave, o pilastri:
- Sana alimentazione
- Complementarietà degli integratori
- Igiene intestinale
- Lotta contro l’anormale acidificazione dell’organismo
- Cura dei vaccini (quest’ultimo di competenza strettamente medica e applicato solo in casi particolari).
Nata in Russa nel 1904, Catherine Kousmine trascorse la sua vita in Svizzera dove, fino al 1992, svolse la sua attività di medico e di ricercatrice. Si dedicò agli studi sulle malattie autoimmuni e giunse infine all’intuizione fondamentale della sua carriera: l’alimentazione come terapia per ristabilire l’equilibrio sanitario minacciato dagli elementi tossici e inquinanti presenti nell’ambiente.
L’alimentazione è infatti il punto cardine di tutto il metodo.
L’autrice propone:
- Il ritorno al consumo di cereali tipici delle diete passate quali orzo, miglio, farro ecc.;
- La riscoperta dei legumi, ieri definiti come la carne dei poveri e oggi come carne dei sani, con limitazione o eliminazione delle proteine animali;
- Il ricorso ai grassi buoni che garantiscono l’apporto di acidi grassi mono e polinsaturi fondamentali per la buona salute e presenti prevalentemente negli oli di semi biologici spremuti a freddo, nell’olio extravergine di oliva biologico e nei semi oleaginosi quali noci, mandorle, semi di zucca, di girasole ecc.;
- Il consumo abbondante di frutta e verdura di stagione, con un equilibrio fra cotta e cruda;
- Acqua a volontà;
- Riduzione di fattori di rischio quali fumo, abuso di alcol, esposizione a pesticidi e a sostanze tossiche;
- Riduzione dei ritmi di vita troppo frenetici o stressanti.
Oggi la sua opera continua grazie alla Fondazione Kousmine di Losanna e al altre numerose associazioni diffuse in tutto il mondo.
Per approfondire: www.kousmine.net