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Maternità: il bambino che piange cause e rimedi

Il pianto è una forma di comunicazione del bambino. Il bambino piange se ha fame o sete, se è disturbato, se desidera qualcosa o qualcuno. Qualche volta il pianto del bambino può essere sintomo di malesseri più o meno gravi che è bene saper riconoscere.

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Le cause del bambino che piange

  • disturbi nel sonno: possono essere la causa del pianto del piccolo; vi sono bambini che piangono di giorno o durante i periodi di veglia e che non piangono durante la notte o nei periodi regolari di sonno.
  • Il bambino piange se ha fame, più intensamente se ha sete, se desidera stare con la madre o se qualcosa lo disturba.
  • il pianto che non ha una ragione evidente è causa, nei genitori, di ansia, senso di impotenza e frustazione. Il pianto che insorge acutamente senza causa apparente, può essere, come il disturbo improvviso nel sonno, segno di malattia.
  • il piccolo che piange a lungo, in modo lamentoso, è spesso un bambino che sta male. Il controllo della temperatura, in queste condizioni, costituisce una misura semplice che può dare informazioni
  • il pianto acuto, con espressione di dolore e flessione degli arti e che presenti vomito ed eventualmente sangue con le feci, è un bambino che può avere un’invaginazione intestinale. Esso deve essere condotto d’urgenza in un pronto soccorso pediatrico
  • il pianto da coliche di tre mesi: è un disturbo che compare in bambini di età compresa fra le due settimane e i quattro mesi che scompare, spontaneamente, dopo questo periodo. Esso è caratterizzato da crisi di pianto che insorgono quasi sempre alla sera e si accompagnano a segni di disturbi addominali: il piccolo flette gli arti, è agitato e, alle volte, emette dei gas.

Rimedi semplici e ragioni profonde del pianto

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  • dato che è impossibile capire se il bambino piange per fame o sete, l’unica soluzione è dargli da bere acqua due volte al giorno 
  • ad alcuni bambini non piace il sapore dell acqua bollita; si può dargli succhi di frutta se ha più di tre mesi o della camomilla
  • a parte lo sguardo, il bambino non ha altri mezzi di comunicare che il pianto. Dato che il pianto è una richiesta d’aiuto non specifica, la mamma deve cercare di capire che cosa il bambino chiede. Durante il primo mese, i bambini piangono senza lacrime
  • molto spesso il bambino piange per fame
  • persino il bimbo appena nato piange per ottenere contatto fisico
  • in alcuni bambini non si riesce a scoprire la ragione del pianto. I genitori devono essere rassicurati dal medico che il piccolo è sano e il problema si risolverà spontaneamente.