Home Lavoro L’Ocse sostiene i bocciati e disapprova le bocciature

L’Ocse sostiene i bocciati e disapprova le bocciature

Troppi bocciati ormai da diversi anni a questa parte nelle nostre scuole italiane, un grande numero che ha fatto scatenare polemiche e dibattiti. Da un lato i favorevoli alla bocciatura (soprattutto gli insegnanti), considerano questo sistema severo, quindi una punizione nei confronti dell’alunno che non si è impegnato durante l’anno, con il conseguente scopo ad invogliarlo per iniziare un nuovo anno scolastico facendo in modo che ripetere l’anno possa essere un’opportunità, che ponga nuovamente alla prova lo studente per poter essere rivalutato.

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Dall’altra parte invece, c’è chi considera la bocciatura come un provvedimento scolastico che demoralizza l’adolescente, rischiando di emarginarlo, senza tuttavia, apportare miglioramenti nei futuri risultati scolastici.  A definirlo un metodo aggravante per la società e per gli studenti è proprio l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Secondo l’Ocse, ripetere l’anno rappresenta per l’adolescente un disagio, in quanto egli, non si troverebbe più nella situazione di essere invogliato ad apprendere, ma soprattutto lo farà sentire escluso da un contesto che in realtà dovrebbe integrarlo, e che invece limita la sua libertà e il suo diritto all’ istruzione.

 La maggior parte dei respinti inoltre, preferisce abbandonare gli studi, con il conseguente svuotamento delle classi e quindi delle casse dello Stato che ottengono numerosi introiti, provenienti dalla riscossione delle tasse scolastiche. D’altra parte è anche vero che promuovere gli studenti meno meritevoli, significherebbe confermare l’ignoranza che vige in alcune scuole pubbliche italiane. Ci troviamo dunque, di fronte e due considerazioni che si contraddicono tra di loro: la bocciatura eccessiva, che crea i disagi, e la promozione forzata che aumenta gli incompetenti.  Una soluzione sarebbe quindi quella di risolvere il problema che si trova a valle, ovvero, considerare che in Italia, sono tanti gli insegnanti sottopagati e precari. È infatti evidente, che le scuole in Gran Bretagna, in Germania o in Austria, sono considerate stabili e con un sistema scolastico migliore rispetto all’Italia, poiché lo Stato, preferisce investire nell’istruzione e non sottovaluta le esigenze degli insegnanti.

Un punto di forza dell’istruzione italiana che si sta consolidando nel tempo, è il conseguimento del diploma online attraverso piattaforme e-learning, le quali stanno permettendo agli studenti che hanno abbandonato la scuola per motivi di lavoro o altre cause, di riprendere a frequentare i corsi comodamente da casa, e di non tornare tra i banchi dopo la bocciatura. Una soluzione, soprattutto consolidata nel nord-Italia, dimostrata dalla scuola interattiva (come la seguente, presente in Lombardia di recupero anni scolastici Milano), che ha il vantaggio di interagire on line, permettendo di coinvolgere tutti coloro che vogliono ricominciare a studiare e conseguire un valido titolo di studio.