Le ripetute specifiche nell’allenamento della corsa sono diventate sempre più spesso strumento per eccellenza dei runner. Non basta infatti solo allenare resistenza alla distanza e movimento, ma un runner che mira alla competizione deve concentrarsi e quindi dedicarsi anche sul ritmo gara. Questo strumento di allenamento è spesso sottovalutato e ancora più spesso pianificato in maniera erronea tanto che i risultati tardano a vedersi. Le ripetute specifiche nell’allenamento sono quindi una tipologia di attività che va inserita nel quadro della pianificazione e sono l’unica vera attività che permette di misurare la propria forma in funzione del ritmo. E’ impensabile tuttavia programmare le ripetute specifiche se prima non si è lavorato a sufficienza sul fondo lento e quindi sulla distanza.

Che tipo di ripetute programmare
Che tipo di ripetute programmare è il primo interrogativo da porsi nel senso che è funzionale definire il piano dell’allenamento e la gara a cui fare riferimento. Per le ripetute specifiche è molto importante porcedere alla valutazione della propria soglia anaerobica, cioè dell’intensità dello sforzo che il nostro corpo puà sostenere. E’ impensabile infatti ragionare di ripetute lunghe se ancora la nostra soglia anaerobica è bassa: il nostro sforzo è quello che dirige il nostro allenamento.
Le ripetute specifiche pertanto vanno programmate in base a dei parametri che sono molto soggettivi: distanza da correre, numero di ripetizioni, ritmo e recupero.
Le ripetute specifiche: Parametri da rispettare
Parametri da rispettare per le ripetute specifiche sono quindi quelli appena elencati, ma vediamo più nello specifico.
La distanza da correre fa si che le ripetute vengono inserite distinguendole in lunghe, medie e brevi. In particolare, ripetute tra i 400 e 1000 m sono molto utilizzate per allenamenti fino a 10 km; mentre ripetute più lunghe sono utili per distanze fino alla maratona.
Il numero delle ripetizioni invece va calcolato in modo che il chilometraggio finale eseguito corrisponda ai chilometri della gara di riferimento.
Il ritmo deve essere adeguato alla soglia anaerobica: a ripetuta più lunga corrisponde ritmo più basso e viceversa.
Molto importante inoltre il recupero che va inserito nel nostro allenamento e che ci permette di smaltire la fatica per essere pronti al nuovo sforzo.