Questa storia va indietro nel tempo fino al 1850, anno in cui nacque Mr. Jasper Newton Daniel, detto Jack. Voglio raccontarvi la vera storia del whiskey americano più famoso del mondo, il Jack Daniel’s appunto.
Il signor Daniel rimasto orfano di padre all’età di sette anni venne dato in affidamento ad un pastore luterano che era anche il proprietario di una distilleria di whiskey, un certo Dan Call.

Quando Call per seguire più assiduamente la sua carriera religiosa ed i suoi fedeli decise di abbandonare la sua vocazione per la distillazione del whiskhy, Jack comprò il suo laboratorio ed a soli quattordici anni potè inaugurare la sua leggendaria attività nel Tennessee.
La distilleria fu ufficialmente registrata nel 1866 rendendola ad oggi, oltre che una delle più famose anche la più antica degli USA. Venne poi trasferita a St. Luis nel 1910 per via dell’inizio del divieto di produrre alcolici nel Tennessee.
Sembra però che il whiskey più famoso al mondo esista grazie ad uno schiavo di Call chiamato Nearis Green, che insegnò a Daniel il processo per arrivare al distillato. Gli fornì quindi una prima rudimentale ricetta che si rivelerà poi con gli anni quella vincente. E’ importante sapere che molti schiavi del sud fornirono la manodopera alla produzione, e a quanto pare ebbero anche un ruolo cruciale nel processo di produzione del whiskey.
L’azienda, la Old Time Distillery, riuscì a sopravvivere al proibizionismo e una volta riportata nel Tennessee ebbe un’espansione incredibile.
Oggi si producono annualmente 72.000.000 litri di Jack Daniel’s e circa 275.000 persone vistiano ogni anno la storica distilleria. E’ diventato un’icona leggendaria anche grazie al mondo del rock’n’roll a cui questo whiskey viene spesso associato.
Un’ industria che in America ha il valore di ben 2,9 miliardi di dollari e che produce il whiskey più famoso e più venduto al mondo.