Come ogni anno, l’appuntamento col Natale non si fa attendere, nonostante non tutti siano preparati allo stesso modo. La frenesia dei giorni nostri ci impedisce di cogliere il momento d’impatto, la magia delle feste ed il brivido di essere, chissà, pensati per un giorno. Perdiamo invece tempo a trovare lo stress ed il disgusto anche in situazioni calde e familiari, diventa circostanza di tensione anche un pomeriggio al centro commerciale con la propria famiglia.
Il Natale racchiude l’amore e la serenità di cui avremmo bisogno ogni singolo giorno. E’ lo specchio di ciò che stiamo vivendo, il riflesso delle nostre emozioni temporanee. “Sentire il Natale” è sinonimo di equilibrio personale, di stabilità emotiva e di capacità emozionale. La tradizione natalizia vuole che siano i bambini i protagonisti di tale festività, ma non sono forse loro a doverci insegnare qualcosa che noi stessi abbiamo dimenticato e lasciato altrove?
C’è qualcosa che va oltre il periodo di festa e che è nelle nostre vite da sempre, inquina la nostra quotidianità e ci distoglie da tutto ciò che è pulito: è il pensiero negativo. Il Natale, indicativamente, è una condanna. Amplifica le sensazioni e ci rimanda a quel ricordo che non vorremmo rimembrare. Per chi sente già tanto, è una tortura. Un dolce tormento che fa sperare che arrivi presto la sera, quando possiamo stare soli e tornare a riprenderci il nostro pensiero così ostile e nocivo; è tutto completamente controproducente.
Non possiamo forse sentirci padroni di essere bambini per un giorno e chiedere qualcosa per Natale? Così, genuinamente, prendendo carta e penna e dando inchiostro ai nostri desideri, ardenti di felicità e di speranza. “Caro Babbo Natale, per quest’anno vorrei riuscire a perdonarmi di essere pienamente una creatura in grado di agire in modo talvolta sbagliato, irrazionale, non premeditato. Vorrei, sotto l’albero, un pacchettino di quiete e positività, da regalare a me e a chi mi sta intorno. Vorrei cambiare prospettiva, sentire questo giorno come tutti quelli avvenire, perché il corso del tempo sta consumando il mio vivere e non posso permettere che questo non sia abbastanza memorabile. Caro Babbo Natale, se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, aiutami, oggi e sempre, ad esserlo con me stesso.”