Quella del Mediatore è una professione nuova che negli ultimi anni si sta fortemente affermando all’interno della nostra società, non c’è e non esiste una descrizione specifica del ruolo e delle competenze.
Possiamo dire che possiamo intendere come Mediatore chi fa da tramite tra una persona e un’altra, affinché si arrivi ad una mediazione o accordo e che una delle due possa capire l’altro, ed interloquire meglio e di più.
Esattamente nel vocabolario della lingua italiana, la definizione è molto più generica testualmente è riportato: il Mediatore è un “intermediario che contribuisce al raggiungimento di un accordo tra due o più parti”.
Personalmente ritengo la mediazione come un atto spesso intenzionale (se riferito ad accordi o soggetti di altre nazioni) che consente di creare o rendere evidenti i legami che sussistono tra due soggetti con caratteristiche e culture diverse, la mediazione consente di collocarsi in quei punti interpersonali per favorire accordi e punti di unione.
Al giorno d’oggi possiamo dire che il mediatore Interculturale è un vero e proprio professionista che facilita la comunicazione fra gli individui stranieri e la società di accoglienza, è un vero operatore sociale eticamente al di sopra delle parti, che con giuste parole e informazioni corrette, cerca di limare le barriere culturali e linguistiche tra le persone, ottenendo risultati migliori.
Sicuramente una professione ma anche una missione di vita sempre più importante in questo mondo in evoluzione.