Home SALUTE Herpes simplex di tipo 1: le cure naturali per sconfiggerlo

Herpes simplex di tipo 1: le cure naturali per sconfiggerlo

Herpes simplex di tipo 1: un nemico per le labbra

L’herpes simplex di tipo 1 altro non è che il virus che provoca quella bollicina, o grappolo di bollicine, che si forma in prossimità delle labbra causando un indesiderato effetto antiestetico e un certo fastidio dovuto al bruciore. Per sconfiggerlo, possono essere di aiuto alcuni rimedi fitoterapici.

Herpes simplex di tipo 1: fattori predisponenti

Non che ci sia da avere paura: l’infezione da herpes simplex di tipo 1 di norma guarisce in pochi giorni senza problemi. Non causa nessun disturbo grave. Però il virus, una volta avvenuta la prima infezione, non scompare più dall’organismo. Rimane latente finché non si verificano le condizioni idonee alla sua riattivazione. Queste sono:

  • indebolimento delle difese immunitarie: a causa di uno stress protratto, infezioni concomitanti con presenza di febbre (talvolta l’herpes si accompagna all’influenza), cure a base di cortisonici, malattie che provocano un indebolimento delle difese immunitarie (ad esempio AIDS).
  • Raggi ultravioletti: sono in molti ad avere notato che l’esposizione al sole facilita la comparsa della famigerata bollicina. La buona notizia è che basta il rossetto o un protettore apposito per risolvere il problema.
  • Ciclo mestruale: non tutti i medici sono d’accordo, eppure molte donne giurano che in concomitanza del ciclo il problema è più frequente. La ragione può essere il calo degli estrogeni, con una conseguente minore efficienza del sistema immunitario (gli estrogeni hanno azione immunostimolante).
  • Lesioni cutanee nella zona perilabiale, che favoriscono l’azione replicativa del virus.

Le erbe che aiutano a sconfiggerlo

Un aiuto per sconfiggere l’herpes simplex di tipo 1 arriva dalla natura. Alcune piante ad attività immunostimolante possono prevenire la comparsa del fastidio e velocizzarne la guarigione.

L’eleuterococco è uno dei rimedi più efficaci. I suoi principi attivi hanno una marcata azione di stimolo sulla produzione di anticorpi, interferone e linfociti NK e T. Per un effetto più robusto, all’eleuterococco si possono associare l’astragalo, oppure l’uncaria. Si tratta di piante che possiedono effetti antivirali documentati; abbinare i principi attivi permette di ottenere un effetto sinergico. Anche la liquirizia riesce a contrastare la replicazione dell’herpes simplex di tipo 1. In questo caso l’aiuto si deve alla presenza di acido glicirretico. Diverse ricerche hanno confermato la sua azione antivirale in particolare proprio rispetto a questo virus.

Per via locale invece si possono applicare la propoli o la melissa. Di nuovo, si tratta di sfruttarne le proprietà antivirali. La propoli può essere utilizzata come tintura madre o come unguento, facendo attenzione a rispettare il dosaggio. La melissa invece, per uso topico si impiega sotto forma di olio essenziale. Essendo questi molto concentrato, richiede come i rimedi precedenti attenzione ai dosaggi. Ma il beneficio nella cura dell’herpes simplex di tipo 1 è assicurato.