Home SALUTE Glifosato il diserbante cancerogeno per l’uomo

Glifosato il diserbante cancerogeno per l’uomo

In Europa sono 14 le aziende che lo producono. Si usa in agricoltura per lottare contro le infestanti ma anche per la cura dei giardini, degli spazi verdi e vicino alle ferrovie per tenere puliti i binari. E’ presente in tracce nella pasta ma anche nell’acqua potabile.

Stiamo parlando dell’erbicida più a basso costo, più efficace (a largo spettro d’azione, attivo sia sulle infestanti annuali sia su quelle perenni) e usato al mondo (il 70% della terra arabile del pianeta è trattato con esso, più del 70% del cibo ne contiene tracce): il glifosato.

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Nel 1985 l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente lo indicò come possibile cancerogeno umano ma sei anni dopo, lo stesso ente lo inserì nel gruppo E delle « sostanze che non hanno dimostrato potenzialità cancerogene in almeno due studi su animali, condotti in modo adeguato su specie diverse, o sia in studi animali sia epidemiologici».

In seguito, con lo sviluppo delle colture (mais, soia e cotone) Ogm (i cui prodotti ne contengono tutti), i più grandi utilizzatori di glifosato sono divenuti gli Stati Uniti, l’Argentina, il Brasile, il Sudafrica e la Cina ma anche in Italia il suo uso non è raro. I pochi dati disponibili sono i 55 000 litri/anno utilizzati della provincia di Treviso e i 290 000 della provincia di Ravenna e in Lombardia, dove è stato dosato nelle acque superficiali, è stato trovato nell’80% dei campioni.

Peccato che, solo dallo scorso anno, sono stati scoperti i suoi effetti altamente nocivi sull’uomo e sull’ambiente: lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro – Organismo dell’OMS) ha definito il glifosato «probabile causa di tumori» in quanto in grado di danneggiare il DNA.

La tossicità del glifosato sull’uomo

Cosa provoca tale sostanza in chi ne viene esposto (N.B. tracce di glifosato sono state trovate anche nel sangue di persone che non sono mai venute a contatto diretto con l’erbicida)?

  • neoplasie: linfoma non-Hodgkin, tumori della prostata (malathion) e del polmone (diazinon), della della tiroide, della mammella estrogeno-dipendenti, del testicolo e mielomi
  • obesità: causata dalla deplezione di serotonina
  • morbo di Alzheimer: la deplezione di fenilalanina provoca deficit di tirosina e quindi di dopamina
  • ingravescente infertilità maschile: causata dalla mancanza di zolfo, per il suo ruolo nella sintesi del colesterolo precursore del testosterone e dalla contemporanea carenza di zinco
  • malattie autoimmuni, degenerative, diabete, malattie dismetaboliche, cardiovascolari, degenerative, patologie psichiatriche come l’autismo, celiachia e intolleranze alimentari: studi dimostrano che alimentando polli con cibi che contengono glifosato avviene una selezione della flora batterica per cui scompaiono molti lattobacilli e compare il Clostridium Difficilis. Le malattie intestinali, la disbiosi intestinale, ossia alterazione della flora batterica è all’origine di moltissime malattie.

Glifosato, rischi per i bambini

  • difetti alla nascita
  • aumento dei casi di leucemie infantili

Non si sa quali meccanismi epigenetici saranno innescati e come si manifesteranno nelle generazioni future ma in una ricerca negli USA su madri che allattano nel 30% dei casi si trova glifosate nel latte materno a concentrazioni anche cento volte più elevate di quelle ammesse nell’acqua per ritenerla potabile.

Quali sono le conseguenze del glifosato sull’ambiente?

  • molti microrganismi e micronutrienti (il ferro, il manganese e lo zinco) essenziali per il terreno sono scomparsi
  • inquinamento ambientale (soprattutto delle acque): permane nelle acque superficiali (laghi e fiumi) e sotterranee (acque di falda) oppure si evolve nel suo principale metabolita (Ampa) di cui si sa ancora poco
  • riduzione della biodiversità
  • scomparsa delle api e degli altri insetti impollinatori
  • formazione spontanea di piante infestanti erbicida-tolleranti

Per i molteplici danni provocati da tale sostanza, molti studiosi ritengono che a causa della diffusione e della concentrazione del glifosato stia avvenendo una sperimentazione a carico della specie umana su una scala senza precedenti.

L’autorizzazione dell’UE all’uso del glifosato scade a fine giugno 2016 e visti i controversi pareri scientifici, la crescente paura della popolazione e la forte pressione mediatica degli ultimi mesi per questo erbicida si prevede un iter molto in salita. Intanto, in base alla più recente decisione dell’Europarlamento, si chiede alla Commissione europea di rinnovare l’autorizzazione all’uso del glifosato per soli 7 anni invece dei 15 previsti.

Tuttavia secondo alcuni studiosi, se in Europail glifosato dovesse essere proibito, non si risolverebbe il problema dell’inquinamento ambientale da fitofarmaci e da concimi di sintesi come neanche la presenza di tracce di pericolose sostanze chimiche negli alimenti in quanto verrebbero usati altri agrofarmaci (erbicidi, acaricidi, insetticidi, nematocidi, fungicidi, limacidi), in alcuni casi ancora più pericolosi del glifosato. E’ l’agricoltura intensiva, tutta atta alla massimizzazione della produzione, a non essere più sostenibile.

Sitografia:

http://www.cittaattivacorinaldo.it/articoli-esterni/81-pesticidi-e-diserbanti-nemici-dell-ambiente-e-della-salute

http://farmacia.unich.it/farmacologia/didattica/tossicologia/dia/pesticidi_insetticidi.pdf

http://www.centroantiveleni.org/pesticidi.php

http://www.nutrizionenaturale.org/diserbo-chimico/

http://www.guidagiardini.it/articoli/il-diserbante-come-rimedio-per-le-piante-infestanti

http://www.compagniadelgiardinaggio.it/phpBB3/viewtopic.php?t=22543

http://www.lastampa.it/2016/04/21/scienza/benessere/glifosato-il-diserbante-che-ha-messo-in-allarme-leuropa-4p66lBEOuCcSqPgwn0kMsJ/pagina.html

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/09/glifosato-le-7-cose-da-sapere-su-uno-degli-erbicidi-piu-diffusi-in-agricoltura-cose-dove-i-rischi-cosa-dicono-le-ricerche/2709352/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/09/glifosato-le-7-cose-da-sapere-su-uno-degli-erbicidi-piu-diffusi-in-agricoltura-cose-dove-i-rischi-cosa-dicono-le-ricerche/2709352/4/