I centri antiviolenza, cosa sono?
A seguito della Convenzione di Istanbul redatta l’ 11 maggio 2011, il nostro Paese con l’ avvenuta ratifica di tale “nuovo accordo” muove dei passi storici nel contrasto della violenza di genere. Infatti, nascono sparsi sul territorio italiano i cd. “centri antiviolenza” atti a tutelare il gentil sesso da qualsiasi situazione di abuso o violenza.
Molto spesso, infatti, donne, per motivi di timore o paura, tendono a celare l’identità del proprio aggressore o addirittura a non voler denunciarne il fatto, perché a volte presenti figli minori o perché una semplice ammissione del maltrattamento comporterebbe la messa in pericolo della propria esistenza.
Ecco che la Convenzione di Istanbul si prodiga per aiutare le donne, le quali possono rivolgersi ai centri antiviolenza.
Ma che possibilità offrono? Cioè, concretamente, una donna abusata o maltrattata come potrebbe comportarsi?
Innanzi tutto, potrebbe rivolgersi al numero verde 1522,Telefono Rosa, istituito dal Ministero delle pari opportunità, il quale possedendo una mappatura a livello nazionale potrebbe consigliare un centro antiviolenza vicino territorialmente e vicino alle esigenze della donna che subisce violenza.
Tuttavia, esiste una mappatura on line dei centri antiviolenza presenti in Italia, posta in essere dal sito D.i.r.e, il quale in base anche dati statistici permette di fornire un quadro annuale completo che descrive la situazione italiana in riferimento all’utilizzo di tali strutture.
Inoltre, vi sono sul territorio nazionale numerosi sportelli che offrono la prima accoglienza alle “vittime” in questione.
I servizi che il centro antiviolenza permettono di utilizzare sono quelli relativi all’ascolto, alla protezione, al consiglio,mettendo ad disposizione, mediante, in genere, un equipe tutta al femminile, consulenze giuridiche, psicologiche, psichiatriche e via dicendo.
Un ottimo contributo per questa società che si trova dinanzi, ormai sempre di più, ad ogni tipo di violenza. Una realtà, che seppur vorremmo fosse lontana dalle nostre vite, è molto vicina e purtroppo è all’ordine del giorno. Perciò donne, vogliatevi bene e denunciate qualsiasi sopruso!