L’allergia alle zanzare è una reazione anomala alla puntura di zanzara. Generalmente, la maggior parte delle persone non è allergica alle punture di zanzare, sviluppando soltanto un gonfiore nella zona. Questa è una normale reazione che coinvolge solo la zona interessata dalla puntura, con arrossamento, gonfiore, prurito, ma essenzialmente innocua. La regione interessata rimane dolorante e pruriginosa per alcuni giorni.
Allergia alle zanzare: Quando bisogna allarmarsi
In alcuni casi si manifesta una reazione locale più’ estesa che presenta un’area di gonfiore superiore ai 5 cm con segni (arrossamenti) che tendono ad aggravarsi gradualmente nei primi 2 giorni dopo la puntura dell’insetto. Questa condizione tende a risolversi in una decina di giorni.
La sindrome di Skeeter
L’allergia alle zanzare nota come Sindrome di Skeeter, si manifesta, in quanto si è ipersensibile verso alcuni componenti iniettati nel momento del morso. Il colpevole dell’allergia è un antigene contenuto nella saliva dell’insetto, che esso utilizza come veicolo, per fluidificare il sangue e risucchiarlo più’ facilmente.
La reazione al morso è eccessiva. Essa comporta gonfiore, lividi e bolle che non si limitano a colpire solo le zone interessate, ma possono estendersi in maniera più’ ampia coprendo l’intero arto (braccio, gamba) . Il rigonfiamento raggiunge la sua massima estensione entro le 48 ore e può avere una durata di una settimana o 10 giorni.
Più’ rari sono coloro che manifestano una grave allergia alla punture di zanzare. In questi casi, la persona presenta gonfiore e bolle che possono scoppiare in tutto il corpo. Si può’ verificare anafilassi. Esso colpisce vari organi, causa un abbassamento della pressione sanguigna, orticaria, gonfiore e difficoltà respiratorie.
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