Le Biotecnologie o tecnologia biologica è un termine con il quale si indicano tutte le applicazioni della biologia ossia l’integrazione delle scienze naturali, di organismi, cellule, loro parti, nei processi industriali per la produzione di beni e servizi (definizione del European Federation of Biotechnology, EFB,rif. biotecnologie.it).
La Biotecnologia moderna è entrata a rivoluzionare ampi settori del mondo: dalla produzione industriale alla produzione agricola, dalle problematiche ambientali, al mondo della salute.
Le biotecnologie sono utilizzate nel settore agroalimentare per ottimizzare il ruolo dei microrganismi, conosciuto da secoli, nella produzione degli alimenti comuni.
Numerose sono anche le applicazioni nel campo del biorisanamento (trattamento, riciclo e bonifica di rifiuti attraverso microrganismi attivi).
In campo scientifico “le tecniche di DNA e RNA microarray utilizzate in genetica ed i radiotraccianti utilizzati in medicina sono ottimi esempi.
Le biotecnologie sono tuttavia spesso associate all’utilizzo di organismi geneticamente modificati: applicazioni atte alla produzione di animali e piante transgeniche (come il mais BT) noti come OGM.
Da un’attenta analisi dei dati concernenti sia i vantaggi che gli svantaggi che tali procedure di manipolazione genetica (Ingegneria genetica) possono indurre sulla qualità della vita umana, si assiste al sorgere di un ampio dibattito etico che da un lato demonizza le procedure e da un altro evidenzia i progressi scientifici atti a tutelare e salvaguardare la salute degli uomini.
La modificazione genetica delle cellule della linea germinale nell’uomo può avere infatti conseguenze non solo per l’individuo le cui cellule siano state originariamente alterate, ma anche e soprattutto per tutti gli individui che ereditano questa modificazione genetica nelle generazioni successive.
Uno dei pericoli degli alimenti geneticamente modificati è quello dello sviluppo di allergie: le nuove proteine che si sviluppano negli OGM sono spesso generate da geni estranei all’alimentazione umana (geni di scorpione, petunie, meduse, scarafaggi e così via).
Le tecniche di bioingegneria possono favorire lo sviluppo di microrganismi patogeni resistenti agli antibiotici già esistenti ed in commercio: i microrganismi patogeni (batteri) possono acquisire la resistenza agli antibiotici dagli OGM, andando a sviluppare un ceppo batterico resistente a tutti gli antibiotici conosciuti.
Circa poi l’utilizzo delle cellule embrionali per la ricerca e la cura delle malattie, quali ad esempio il Parkinson o Alzheimer, il dibattito etico si tinge di connotati etici e morali che si vanno a contrapporre alle metodologie scientifiche proposte.
Diversi studi (“Annuario 2005” di Observa) condotti circa la percezione della gente sulle questioni etiche e biotecniche evidenziano la mancanza delle informazioni, del dialogo con il personale medico specializzato. Effettivamente, anche gli italiani, come i nordeuropei, vogliono più informazioni e più occasioni di confronto, specificamente indirizzate ai cittadini, per rendersi conto di quanto le incertezze che percepiscono come associate alle nuove biotecnologie siano effettivamente fonte di rischi per l’ambiente e la salute.