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2 maggio 2016 – Torna la serie di Amore Criminale

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Torna Amore Criminale, la docu-fiction di successo sul tema della violenza contro le donne. La stagione 2016 inizia ufficialmente il 2 Maggio su Rai tre. Come nelle precedenti edizioni, a condurre il programma sarà Barbara de Rossi, che con garbo e professionalità tratterà il tema delicato del femminicidio. Accanto a Barbare de Rossi, ritorna Veronica de Laurentiis, che raccoglierà le testimonianze delle donne che sono riuscite a salvarsi

La nuova stagione di Amore Criminale introduce una novità, rispetto alle precedenti: la testimonianza di uomini che hanno avuto un passato violento.  Per il resto, nessuna variazione. La prima parte del programma sarà dedicata alle donne sopravvissute ai loro aggressori, mentre la seconda parte si concentrerà sulle donne che purtroppo non sono riuscite a salvarsi dalla violenza.

Amore Criminale è un programma pulito, essenziale in cui il punto forte sono le donne, senza commenti di turno di politici seduti in poltrona, i quali promettono speranze. Le vere protagoniste sono le donne, che indirettamente da casa comprenderanno il dramma della violenza domestica. La narrazione spetta alla conduttrice che senza raccontare troppo, descrive perfettamente le storie di donne, vittime di violenza. A raccontare le storie di maltrattamenti sono soprattutto le immagini che mostrano chiaramente fin dove la follia di un uomo può arrivare. Probabilmente è questo che decreta il successo di Amore Criminale. Un’interpretazione di bravissimi attori che illustrano in maniera seria e reale la brutalità fisica e mentale dell’uomo. Il format del programma si avvale della collaborazione dei Centri Antiviolenza e delle forze dell’ordine, punto focale, importante verso la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.

Amore Criminale in questi anni è riuscita nel suo intento a sensibilizzare il pubblico, creare una legge contro lo stalking, ed informare le donne che non riuscivano a reagire, aiutandole  a riconoscere i campanelli d’allarme ed evitare così di finire come le vittime delle sfortunate storie.