Il tubino resiste alle mode e al tempo che passa. Sì proprio quell’abito da sera o da cocktail che tutte abbiamo nell’armadio. Nel corso della sua vita ne abbiamo viste tante di versioni del tubino, a cominciare dalla diversità di tessuto, rifiniture, colore o lunghezza, ma tutto partì da un tubino nero.
Nel 1926 Gabrielle Chanel, per tutti COCO, in occasione del funerale del suo storico amante Etienne Balsan, indossò un abito nero in crepe de chine con le maniche lunghe, molto raffinato nella sua linea semplice.
L’ispirazione le venne da quei grembiuli severi e freddi delle istitutrici della sua infanzia in orfanotrofio. Mademoiselle volle dare vita ad un abito che possa rendere tutte le donne eleganti in ogni occasione. Il suo vestito, considerata l’occasione e l’epoca, fece scalpore, ma fu destinato a rimanere nella storia.
Ma che cos’è il tubino? A voler essere precisi, Vogue America nel numero di Ottobre del 1926 lo definisce così: “Chanel’s Ford Dress the frock that all the world will wear is model 817 of black crepe de chine. The bodice blouses slightly at the front and sides and has a tight bolero at the back. Especially chic is the arrangement of tiny tucks which cross in front. Imported by Saks.”
Una vera e propria rivoluzione per la moda femminile. Le donne lasciano sotto naftalina pizzi e crinoline per indossare un tubino corto a vita bassa da adornare con un semplice filo di perle al collo o una cloche in testa.
E negli anni a venire se ne sono visti di tutti i tipi:negli anni ’30 fu ad esempio Elsa Schiaparelli, che lo declinò in versione lunga da sera.
Fino agli anni Quaranta i tubini sono semplici, lineari, neri.
Negli anni Cinquanta con l’entusiasmo post – bellico esplode la femminilità e il tubino si fa ancora più stretto in vita per poi allargarsi con una gonna a ruota.
Negli anni Sessanta arriva Holly Golightly, alias Audrey Hepburn a consacrare definitivamente il tubino e a rimanere nell’immaginario comune come icona con il tubino nero, i guanti lunghi e collier di perle. Siamo nel film “Colazione da Tiffany” di Blacke Edwards, e la raffinatissima Hepburn è vestita dallo stilista francese Givenchy.
Verso la seconda metà degli anni Sessanta l’orlo si accorcia, la forma diventa trapezoidale. E negli anni a venire lo abbiamo visto addosso a Lady D, oggi alla principessa Kate e a molte altre icone di stile.

Oggi il tubino è consacrato come il capo perfetto nelle occasioni serali con tacchi a spillo e perle ma anche in ufficio con le spalle coperte e le scarpe basse, magari ballerine. Un vero e proprio passe – partout. Un must – have che tutte dovremmo tenere nell’armadio.