Home SALUTE Sudorazione notturna: quali sono le cause?

Sudorazione notturna: quali sono le cause?

La sudorazione notturna è un sintomo che si presenta durante il riposo la cui definizione non è ancora esaustiva. Le domande rimaste aperte sono: è possibile valutarne la severità? É importante considerarne la frequenza? É necessario un riscontro oggettivo o è sufficiente che il paziente dichiari di soffrirne? Serve considerare la presenza e severità pure della sudorazione diurna?

Anche i dati epidemologici sono incerti in quanto è un sintomo spesso sottovalutato da chi ne soffre ma anche dallo specialista, a cui solo raramente viene riportato.

In molti conosciamo le cause immunologiche più preoccupanti alla base della sudorazione notturna: linfomi, mielomi, HIV, tubercolosi, endocardite batterica subacuta, feocromocitoma (tipo di tumore che colpisce le ghiandole surrenali). Tuttavia tali ipotesi si fanno più fievoli se la sudorazione non è associata ad almeno qualcuno tra i seguenti sintomi: febbricola costante (minore ai 39 gradi), affaticabilità, malessere, calo ponderale, insufficienza valvolare. Cause intuitive di sudorazione sono le malattie del sistema endocrino -che riguardano la tiroide o il diabete (le ipoglicemie possono provocare incubi e risvegli improvvisi)- o gli squilibri ormonali da farmaci o da stati parafisiologici -perimenopausa o gravidanza. Però in questi casi la sudorazione è spesso anche diurna.

Insomma la sudorazione notturna è un sintomo aspecifico che solo in pochi casi è realmente associato a gravi patologie e anche in presenza di queste (gravi patologie), chi ne è più affetto non presenta una prognosi peggiore rispetto a chi non lo è. Ad affermarlo è la Letteratura.

Ricordiamoci che la sudorazione è coinvolta principalmente nei meccanismi termoregolatori poichè consente la riduzione della temperatura corporea centrale quando questa supera la soglia consentita rilevata dall’ipotalamo. Per questo se ci troviamo in un ambiente caldo (es: la temperatura della stanza in cui dormiamo è superiore ai 18-20 gradi) o se risulta difficoltoso dissapare il calore (es: siamo troppo vestiti, la biancheria non è in fibra o è troppo aderente), sudiamo. Per questo se prendiamo un antipiretico -come, ad esempio, il Paracetamolo- la sudorazione permette il calo febbrile.

La temperatura corporea subisce variazioni circadiane: durante la mattinata la soglia della sudorazione si abbassa mentre di sera la temperatura tende a diminuire leggermente poiché i livelli di adrenalina e di corticosteroidi calano per favorire il sonno. Per questo, durante il sonno, la sudorazione aumenta all’aumentare dei movimenti non rapidi degli occhi. E chi conduce una vita regolare, dove l’orario dell’addormentamento e del risveglio sono prestabiliti, può contare sulla migliore sveglia esistente: il proprio orologio biologico. Così, il risveglio sarà preceduto da una leggera sudorazione: in quel momento, dopo il torpore notturno, il sonno si fa più leggero, il metabolismo del glucosio a livello cerebrale e il battito cardiaco aumentano, l’attività nervosa simpatica riprende.

É incredibile quanto il nostro organismo sia una macchina perfetta e quanto ignoriamo, benché noti in Letteratura, tanti meccanismi messi in atto meccanicamente e senza bisogno della nostra volontà, per mantenere l’omeostasi e per regolare al meglio il nostro orologio biologico. Lo studio dell’uomo è lungo e complesso ma sempre gratificante.