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Roberto Saviano si copre la bocca con la mano per la campagna contro l’uso di armi chimiche

La foto in cui Roberto Saviano si copre la bocca contro l’uso di armi chimiche in Siria lanciata sui social diventa virale

Roberto Saviano, il gesto simbolico contro le armi chimiche in Siria

Il gesto simbolico per la Siria

Roberto Saviano torna a parlare di politica estera e lo fa con un gesto simbolico lanciato suo social, che in poco tempo è diventato virale. Nella foto lo scrittore si copre la bocca seguendo l’esempio di Muhammad Najem, un ragazzo siriano di 15 anni che racconta la guerra denunciando la morte di migliaia di bambini per soffocamento da gas.

Muhammad, il protagonista della campagna social

Il 15 enne protagonista della guerra siriana vive a Ghouta, città in mano ai ribelli e sotto assedio delle truppe di Assad. Con il suo smartphone mostra ciò che accadde e quel poco che è rimasto dopo i bombardamenti che hanno distrutto la città. Muhammad racconta attraverso i suoi video e post sui social in inglese e arabo ciò che resta della scuola, della sua casa e aggiorna sul bilancio dei feriti e morti. Ed è proprio lui a chiedere un gesto simbolico, un selfie con una mano che copra bocca e naso, contro l’uso dei gas come arma mortale. Appello che è stato pienamente condiviso da Roberto Saviano.

“Fotografarsi coprendosi bocca e naso con la mano è solo un gesto simbolico, ma può essere utile per diffondere la consapevolezza di questo crimine. Invito tutti a fotografarsi così contro l’uso dei gas come arma mortale”.

Appello prontamente accolto da volti noti, primo fra tutti Fabio Volo che segue la campagna emulando il gesto di coprirsi la bocca affermando:

Coprirsi la bocca e il naso contro l’uso dei gas in Siria. Le armi chimiche uccidono facendo soffocare le persone nella propria saliva. A morire sono soprattutto bambini.
Grazie a tutti coloro che con questo gesto simbolico dicono basta agli attacchi chimici. Inutile? Diffondere consapevolezza non lo è mai”.

Tanti i personaggi da Anna foglietta ad Edoardo Leo che si sono aggiunti all’appello contro gli attacchi chimici di Assad verso i civili ma non solo, tante anche le persone comuni.