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Riflessologia una medicina alternativa

Che cos’è la riflessologia

Con il termine Riflessologia intendiamo quella pratica di medicina alternativa e complementare, consistente nella stimolazione e nella digitopressione, che si basa su particolari massaggi di zone del corpo ben precise chiamati punti riflessi. Rientra nella sfera dei trattamenti alternativi in quanto si basa su principi sostanzialmente diversi dalla medicina classica occidentale e complementari  poichè in molti casi è in grado di complementare ciò che viene fatto dalla medicina tradizionale.  La riflessologia utilizza mappe riflesse della fisiologia umana, dei 10 meridiani energetici (o più comunemente conosciuti come chakra) e di tecniche massoterapiche e riflesse.

riflessologia
riflessologia

Per ‘zone riflesse’ si intendono i punti della superficie corporea in cui si proietterebbe un determinato organo interno collocarto anatomicamente lontano da tale punto. Con la riflessologia, mediante questi punti, si ha la possibilità di condizionare positivamente gli organi corrispondenti.

Il principio fondamentale della riflessologia è quello di ristabilire l’equilibrio sia a livello energetico, sia a livello strutturale, fisiologico ed emotivo. Avendo alla base il principio olistico (olismo è una parola che deriva dal greco e significa l’insieme di tutto, la totalità) e del collegamento riflesso degli organi, l’organismo fisico è strettamente legato alla sfera mentale, pertanto lavorando su di uno si agisce indiscutibilmente anche sull’altro e viceversa.

Uno dei benefici fondamentali della riflessologia è quello di donare ordine e funzionalità al corpo, accadendo ciò si ricrea vitalità alla sfera emotiva ma anche al sistema immunitario, che in casi di stress elevati viene meno, portando l’organismo ai più svariati problemi. Come l’agopuntura, anche la riflessologia, si basa sull’equilibrio energetico, vedendo il corpo umano come un grande insieme ed ogni sua zone è collegata a tutte le altre.

Per la medicina cinese, ogni organo è composto da una parte Yin e Yang, le due energie presenti nel nostro organismo, e queste due devono sempre essere in perfetto equilibrio per avere uno stato di benessere eccellente. Trattando i punti riflessi situati sui piedi, sulle mani e sulle orecchie, si riesce ad ottenere una situazione di riequilibrio e di conseguenza di salute.

Storia della riflessologia

Il primo uomo a svolgere ricerche storiche sulla riflessologia fu il Dottor Harry Bond Bressiers, che riuscì a risalire a sporadiche notizie in ogni luogo ed in ogni tempo, per cui, in base a queste ricerche svolte, è sbagliato pensare che questa dottrina appartenga solo all’estremo oriente, tant’è vero che in Cina i cenni del il primo massaggio palmare risalgono a 5000 anni fa , mentre in India 4000 anni fa furono scritti i primi trattati in cui si può leggere che i medici per fare una diagnosi, osservavano accuratamente la mano degli ammalati. Ma anche in Egitto, all’interno della tomba di Ankhmahor è stata trovata una raffigurazione un medico che stimola  mani e piedi di un paziente e la traduzione dei geroglifici che circondano questa rappresentazione riportano il seguente testo:” NON FARMI MALE” – “AGIRO’ IN MODO DA MERITARE LA TUA LODE”.

riflessologia Tomba di Ankhmahor
riflessologia Tomba di Ankhmahor

Ma anche gli Inca ed i Maya usavano la riflessologia, in quanto in America è usata e praticata da sempre, addirittura, il Clan dell’Orso, che vive alle pendici dei Monti Allegheny, usa questa disciplina in una cerimonia sacra in cui partecipano sia le persone sane che le persone malate. Nel 1883, in Russia, il filosofo Ivan Pavlov Petrovich condusse una ricerca sui riflessi condizionati ed in seguito a tutti i suoi studi la conclusione fu che tutti gli stimoli sono condizionati e possono provocare una risposta grazie al fatto che il sistema nervoso collega tutte le regioni e le funzioni dell’organismo.

Nei primi anni del Novecento il Dottor W. Fitzgerald scoprì che facendo pressione su alcune zone del corpo, poteva evitare la somministrazione di cocaina, che all’epoca era usata come anestetico, per alleviare il dolore e le sofferenze dei suoi pazienti. Decise così di approfondire questo studio. Divise il corpo umano in 10 zone longitudinali che corrono lungo il corpo, partendo dalla testa fino ai piedi.

Il numero 10 corrisponde alle dita delle mani e dei piedi ed  ogni dito rientra in una zona. La teoria sosterrebbe che le parti del corpo presenti all’interno delle zone saranno collegate tra di loro mediante l’energia che scorre e per tanto stimolate reciprocamente. Grazie a Elipio Zamboni, nel 1974, la riflessologia viene introdotta anche in Italia.

Riflessologia Plantare e della Mano

Troppo spesso sottovalutiamo l’importanza dei nostri piedi, ma essi il nostro primario punto vitale in quanto ci permettono di muoverci diventando così sinonimo di vera libertà. Il mal di piedi è causa non solo di una scorretta postura ma anche di contrazioni sul volto dovute alla sofferenza, potrebbe essere causa di mal di testa, di mal di denti, sino ad arrivare all’irritazione delle zone di riflesso sul piede che vengono considerate irritate. In ogni piede il sistema nervoso è presente con ben 7200 terminali nervosi ed a livello di corteccia celebrale i piedi e le mani, occupano un’area di gran lunga superiore rispetto a tutte le altre del corpo. Proprio da questi dati possiamo dedurre l’alta ricettività e sensibilità della naturale sorgente energetica dei piedi.

Riflessologia Mani
Riflessologia Mani

La riflessologia plantare richiede lo studio della mappatura del piede, un tocco che abbia una sana pressione ed una sviluppata sensibilità. La stimolazione viene effettuata in punti ben definiti in modo tale che il cervello possa decifrare i messaggi inviati e li possa poi trasmettere agli organi interessati.

Tramite la manipolazione del piede si può, in brevi periodi, arrivare ad ottenere effetti positivi e capire le cause del problema. Le zone riflesse vengono collocate sul dorso e sulla pianta stessa del piede oltre che sui lati esterni ed interni e gli organi sono posti secondo un criterio logico, come se fosse stata scattata una fotografia ad una persona e la proiettassimo sui piedi. In ogni mappa troveremo quindi le zone riguardanti la testa sulle dita dei piedi, nella parte mediale i punti della schiena, nell’incavo l’apparato digerente ed urinario mentre sulle pareti laterali troveremo gli arti femorali e superiori.

Riflessologia Plantare
Riflessologia Plantare

Riflessologia Facciale

Conosciuta anche come Dien Chan, questa parte della riflessologia nasce in Vietnam nel 1980 dal medico agopuntore Bùi Quòc Chàu ed è molto utile nella cura dell’insonnia, del mal di testa e dello stress, utile anche per la disintossicazione, per la tonificazione e per il riequilibrio generale etc…. Le tre principali caratteristiche che contraddistinguono la riflessologia facciale sono:

  • L’efficacia
  • La semplicità
  • Nessuna controindicazione

Ma come per la riflessologia plantare anche quella facciale utilizza una proiezione del corpo umano che vede la testa posizionata sopra il naso e la radice del medesimo corrisponde alla cervicale, le spalle e le braccia si allungano lungo il tratto delle sopracciglia mentre sulle tempie troviamo le mani, le narici rappresentano natiche e bacino, la spina dorsale viene rappresentata dal naso stesso, le cosce e le gambe vengono raffigurate ai lati della bocca mentre le ginocchia si trovano posizionate ai lati delle labbra, i piedi si riuniscono al livello del mento con le dita sopra la mandibola.

Riflessologia Facciale
Riflessologia Facciale

La riflessologia facciale è utilizzata oggi in 35 stati del mondo e trova le sue origini in molteplici fonti, tra cui le differenti medicine orientali ed occidentali, le grandi correnti filosofiche quali Lao Tzu, Confucio, Tao The Ching, la cultura vietnamita e la sinergia di diversi metodi come l’agopuntura, la digitopressione ed il massaggio.

Riflessologia Endonasale

La riflessologia nasale avviene grazie ad uno stiletto con punta arrotondata che va a stimolare le zone all’interno delle fosse nasali. Tale procedura è totalmente indolore e crea un’immediato rilassamento e sonnolenza. Tramite la riflessologia nasale si va a stimolare il sistema simpatico, ossia quel sistema nervoso autonomo che regola tutte le attività dei nostri organi che non sono comandate direttamente dalla nostra volontà.

Quando questo sistema si sovraccarica per via di notevole accumulo di tensione e stress, abbiamo un’aumento della pressione arteriosa dovuto da un’eccessiva produzione di adrenalina da parte delle ghiandole surrenali, un’aumento di colesterolo nel sangue con conseguente rischio di arteriosclerosi, un’aumento dell’acidità dello stomaco con relative gastriti ed ulcere duodenali ed un’abbassamento delle difese immunitarie.

Purtroppo le conseguenze dello stress sono molteplici non solo a livello fisico ma anche emozionale, creando le conosciute malattie psicosomatiche, ed è proprio in questi casi che la riflessologia diventa molto utile. Sulla base di quanto detto e spiegato la riflessologia nasale venne, nel tempo, definita anche Simpaticoterapia, prendendo il nome appunto dal sistema nervoso che va ad interessare.

Ma quali sono le patologie che posso trarre beneficio da questa disciplina?

  • Problemi quali otiti, sinusiti, laringiti, allergie, riniti
  • Problemi del sistema neurovegetativo
  • Problemi delle turbe sessuali
  • Problemi cardiovascolari
  • Problemi legati alle affezioni endocrine quali tiroide, dismenorrea, amenorrea
  • Problemi legati a cefalee ed emicranie
  • Problemi di ansia e depressione
  • Problemi legati alla fatica cronica
  • Bulimia ed anoressia
Riflessologia Endonasale
Riflessologia Endonasale

Riflessologia Auricolare

Riflessologia auricolare immagine Dottor Nogier
Riflessologia auricolare immagine Dottor Nogier

L’auricoloterapia, o riflessologia auricolare, venne riconosciuta nel 1987 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e nel 1991 ne standardizzò le mappe. In seguito a diverse ricerche scientifiche si capì che la riflessologia auricolare è molto utile nella cura dell’asma, delle lombosciatalgie, dell’ipertensione, dell’infiammazione del trigemino, della stipsi, della cefalea, dell’anoressia, della dismenorrea, della corretta postura e dell’abbandono del vizio del fumo. Nata in Oriente 3000 anni fa giunge fino a noi grazie agli Egizi.

Nel 1950, il medico Raphael Nogier si trovo di fronte a pazienti di nazionalità corsa che avevano subito  trattamenti all’orecchio con notevoli benefici da parte di guaritori locali. Decise così di iniziare a studiare i vari casi in questione e si accorse che le zone trattate nei vari pazienti erano simili quando i disturbi da curare erano gli stessi, quindi individuò all’interno del padiglione auricolare i punti da stimolare per contrastare il dolore della sciatalgia e della nevralgia.

Proseguendo negli studi riuscì ad identificare sempre all’interno dell’orecchio i punti riflessi di tutti gli organi interni del corpo umano e disegnò così un’immagine somigliante ad un feto rovesciato.

Riflessologia Auricolare
Riflessologia Auricolare

La riflessologia auricolare si basa sul fatto che arrivano i riflessi di tutti gli organi e le parti del corpo, proprio come accade per i piedi e per i palmi delle mani. I punti riflessi delle orecchie sono ricchi di terminazioni nervose e vascolarizzazioni che, una volta stimolati, inviano impulsi al cervello scatenando fenomeni fisiologici e biochimici come ad esempio il rilascio di neuropeptidi (sostanze che hanno la funzione di far comunicare tra loro varie parti del cervello). Tali fenomeni hanno il compito di riequilibrare l’energia e di conseguenza lo stato di benessere della persona. La riflessologia auricolare si basa quindi sulla connessione tra orecchio e sistema nervoso centrale.