Gli alimenti biologici da acquistare assolutamente per ridurre l’esposizione ai pesticidi dell’80%
La maggior parte delle persone ignora quali siano gli effetti a lungo termine del consumo di alimenti trattati con pesticidi mettendo così in serio pericolo la propria salute. Gli studi condotti su coloro che invece consumano prodotti biologici hanno dimostrato quanto siano ridotti rispetto ai primi i livelli di agenti dannosi per l’organismo. I bambini sono senza ombra di dubbio i più esposti al pericolo perché mangiano di più di un adulto in relazione al proprio peso corporeo entrando dunque in contatto con concentrazioni maggiormente elevate di pesticidi.

Spesso si crede che sia sufficiente lavare o sbucciare la frutta e la verdura per eliminare i pesticidi, in realtà alcuni studi condotti dall’Environmental Working Group hanno dimostrato che il 68% dei campioni alimentari analizzati recavano tracce residue di pesticidi anche dopo essere stati lavati o pelati.
Scopriamo nell’elenco di seguito riportato la frutta e la verdura che riporta tracce residue di pesticidi pericolosi per la salute nonostante il lavaggio e che dunque sarebbe opportuno acquistare solo se coltivati biologicamente.
Mele
Le mele riportano 47 residui di pesticidi pericolosi: 6 agenti cancerogeni noti o probabili, 16 ormoni endocrini, 5 neurotossine, 6 tossine di sviluppo o riproduttive e 11 tossine. Fra gli alimenti più carichi di pesticidi le mele sono al primo posto, gli studi scientifici dell’EWG hanno infatti riscontrato che il 99% dei campioni risulta positivo nei test ad almeno uno dei pesticidi.
2. Bacche
I mirtilli sono risultati contaminati da 52 residui di pesticidi: 8 agenti noti o cancerogeni probabili, 22 ormoni endocrini, 14 neurotossine, 7 tossine di sviluppo o riproduttive e 17 tossine.
Nelle fragole ne sono stati individuati 45: 6 agenti noti o cancerogeni probabili, 16 ormoni endocrini, 7 neurotossine, 6 tossine di sviluppo o riproduttive e 12 tossine.
I mirtilli e le fragole sono le due tipologie di bacche più conosciute ed entrambi riportano un’alta percentuale di residui di pesticidi pericolosi che devono essere evitanti con cura. I mirtilli, nel dettaglio, contengono insetticidi organofosforici che l’EWG ha classificato come altamente tossici. Ecco perché risulta di primaria importanza scegliere un’alimentazione sana e salutare che preveda l’acquisto di frutta e verdura di agricoltura biologica.
3. Mais
Sebbene i test condotti sul mais abbiano riscontrato una bassa percentuale di residui di pesticidi resta il fatto che sia un vegetale considerato OGM, infatti il mais non viene trattato con pesticidi esterni in quanto questi sono già naturalmente presenti nei suoi geni. Gli effetti delle colture geneticamente modificate sono molto simili a quelli dei pesticidi e comprendono disturbi infiammatori e problemi ai più importanti organi di disintossicazione come il fegato e i reni.

4. Piselli dolci
I piselli riportano ben 78 residui di pesticidi: 5 agenti cancerogeni noti o probabili, 28 ormoni endocrini, 13 neurotossine, 12 tossine di sviluppo o riproduttive e 25 tossine.
Secondo le analisi condotte dall’EWG in un semplice campione di piselli dolci ha ben 13 pesticidi diversi ciascuno.
5. Peperoni
I peperoni sono contaminati da 53 residui di pesticidi: 3 agenti cancerogeni noti o probabili, 21 ormoni endocrini, 10 neurotossine, 6 tossine di sviluppo o riproduttive e 18 tossine. Fra i pesticidi il più comune è denominato Oxamyl ossima, si tratta di un pesticida estremamente tossico che può essere fatale se ingerito, inalato o anche se viene a contatto con la pelle; questo apparentemente sembra degradarsi una volta venuto a contatto con il terreno ma il realtà si deposita nello stesso intaccando le radici della nuova pianta che cresce.
6. Frutti con nocciolo
Le pesche nettarine riportano 33 residui di pesticidi: 5 agenti noti o cancerogeni probabili, 17 ormoni endocrini, 9 neurotossine, 6 tossine di sviluppo o riproduttive e 10 tossine.
Le pesche invece 62 residui: 8 agenti noti o cancerogeni probabili, 24 ormoni endocrini, 12 neurotossine, 9 tossine di sviluppo o riproduttive e 20 tossine.
Alcune delle principali conclusioni tratte dai test condotti dall’EWG riferiscono che il 98% delle pesche e il 97% di quelle nettarine sono risultate positive per almeno un pesticida.
7. Uva
L’uva ha 56 residui di pesticidi riscontrati dai test: 8 agenti noti o cancerogeni probabili, 17 ormoni endocrini, 10 neurotossine, 4 tossine di sviluppo o riproduttive e 19 tossine.
L’EWG ha scoperto che un singolo campione di uva contiene fino a 15 tracce di pesticidi, inoltre è bene ed utile ricordare che l’uva biologica non solo è più sana ma anche molto più dolce e gustosa.
8. Ciliegie
Le ciliegie sono risultate positive a 64 residui di pesticidi: 5 agenti cancerogeni noti o probabili, 20 ormoni endocrini, 7 neurotossine, 8 tossine di sviluppo o riproduttive e 14 tossine.
9. Sedano
Nel sedano sono contenuti 64 residui di pesticidi: 10 agenti cancerogeni noti o probabili, 27 ormoni endocrini, 12 neurotossine, 12 tossine di sviluppo o riproduttive e 16 tossine.
10. Spinaci
Negli spinaci sono stati rinvenuti 54 residui di pesticidi: 7 agenti cancerogeni noti o probabili, 21 ormoni endocrini, 11 neurotossine, 7 tossine di sviluppo o riproduttive e 20 tossine.
11. Patate
Le patate risentono di 35 residui di pesticidi: 6 agenti cancerogeni noti o probabili, 12 ormoni endocrini, 7 neurotossine, 6 tossine di sviluppo o riproduttive e 9 tossine.
L’EWG ha individuato che una patata media contiene più pesticidi per peso rispetto a qualsiasi altro campione di prodotti analizzato.
12. Peperoncino
Il peperoncino ha 75 residui di pesticidi pericolosi: 3 agenti cancerogeni noti o probabili, 25 ormoni endocrini, 16 neurotossine, 7 tossine di sviluppo o riproduttive e 25 tossine.
13. Cavolo riccio e cavolo verde
Il cavolo riccio ha 55 residui di pesticidi: 6 agenti cancerogeni noti o probabili, 22 ormoni endocrini, 10 neurotossine, 10 tossine di sviluppo o riproduttive e 17 tossine.
Quello verde ne riporta 46: 7 agenti cancerogeni noti o probabili, 21 ormoni endocrini, 10 neurotossine, 8 tossine di sviluppo o riproduttive e 19 tossine.
Cavolo riccio e cavolo verde sono stati inseriti nell’elenco dall’EWG per essere pericolosi soprattutto per la salute del sistema nervoso.
14. Cetrioli
I cetriolo hanno 86 residui di pesticidi: 10 agenti cancerogeni noti o probabili, 32 agenti perturbatori ormonali, 17 neurotossine, 10 tossine di sviluppo o riproduttive e 24 tossine.
15. Pomodori
I pomodori hanno 35 residui di pesticidi: 6 agenti cancerogeni noti o probabili, 12 ormoni endocrini, 7 neurotossine, 6 tossine di sviluppo o riproduttive e 9 tossine.
I pomodori contaminati sono facilmente sostituibili con prodotti biologici che possono essere anche coltivati in proprio e raccolti freschi per assicurare il benessere della propria salute.
Grazie agli studi condotti dall’EWG attraverso i testi di ricerca dei pesticidi l’elenco sopra riportato dimostra l’importanza di scegliere prodotti biologici per la propria alimentazione.
Per saperne di più su http://livelovefruit.com/top-14-foods-to-buy-organic/#I68X3lBpjkkj48eQ.99