Poche motivazioni dell’esperienza umana sono tanto potenti quanto il desiderio di essere capiti e ascoltati. Essere presi sul serio, sentire che le proprie idee ed i propri sentimenti vengono riconosciuti e che quindi hanno un valore, aiuta a colmare le distanze e a sfuggire alla solitudine.
Tuttavia non è facile essere un buon ascoltatore e tutti possiamo constatarlo: quando, per esempio, un argomento di conversazione ci annoia o ci irrita, siamo portati a non prestare la necessaria attenzione a chi sta parlando.
Proviamo, dunque a verificare con un test elaborato da tre psicologi americani (L. Postman, J.S. Bruner e E. McGinnies) con quale frequenza commettiamo i seguenti errori di ascolto.
Date ad ogni domanda una delle seguenti risposte:
- Quasi sempre
- Di solito
- Qualche volta
- Di rado
- Quasi mai
Domande:
- Giudicate l’argomento poco interessante?
- Criticate il modo di esporre o i gesti di chi parla?
- Vi mettete in uno stato di tensione per qualcosa che viene detto?
- Badate più ai fatti che ai concetti?
- Cercate di tener conto di tutto?
- Fingete di stare attenti?
- Vi lasciate distrarre?
- Sorvolate sul materiale giudicato difficile?
- Vi fate irritare dalle parole ad alto contenuto emotivo?
- Vi lasciate andare a sogni ad occhi aperti?
Per calcolare il punteggio procedi cosi:
- 2 punti per ogni “quasi sempre”;
- 4 punti per ogni “di solito”;
- 6 punti per ogni “qualche volta“;
- 8 punti per ogni “di rado”;
- 10 punti per ogni “quasi mai”.
In base al punteggio totale scopriamo che tipo di ascoltatori siamo:
PROFILO A (20 – 39 punti)
E’ molto raro che tu riesca a concentrare la tua attenzione su un’unica persona, perché tendi a distrarti. La tua mente è affollata di pensieri e di idee: mentre parli con qualcuno pensi già a ciò che devi fare dopo, e se c’è qualche stimolo interessante nell’ambiente, non manchi di deviare le tue attenzioni. Ritieni che se una persona desidera dirti qualcosa è lei che deve trovare il modo giusto per esprimersi, senza voler approfittare del tuo tempo libero e della tua disponibilità. Non è una questione di disinteresse o di mancanza di attenzioni: sei una persona pratica, dinamica, veloce. Per questo riesci ad andare d’accordo e ad intenderti alla grande solo con le persone che, come te, non hanno paura di essere sé stesse.
PROFILO B (40 – 79 punti)
Sei una persona molto attenta nell’ascolto degli altri ed è difficile che tu ti faccia cogliere dalla noia o dal disinteresse quando qualcuno ti racconta qualcosa di sé, in qualsiasi modo lo faccia (e dunque anche quando lo fa contro la sua volontà, attraverso il linguaggio del corpo, o l’espressione di alcune emozioni). Ciò nonostante sei una persona franca e sincera, per cui nei rapporti con gli altri ti piace dire quello che pensi. Il tuo modo di comunicare non si ferma all’ascolto attento: ti piace intervenire, parlare, discutere e a volte anche esprimere dei pareri personali su ciò che pensi di aver capito degli altri, anche quando questo non ti viene richiesto. Quando invece, anche attraverso un ascolto attento, ti rendi conto di non aver compreso le posizioni altrui, non riesci a vivere in questa ambiguità: chiedi precisazioni, fai domande, fino a che tutto ti diventa più chiaro.
PROFILO C (80 – 100 punti)
Presti molta attenzione agli altri, perché non potresti davvero farne a meno. Fa parte infatti della tua personalità cercare di metterti in relazione profonda con le persone ed hai sviluppato un livello di empatia che non ti permette mai di optare con superficialità per situazioni di comodo. La tua attenzione verso gli altri si manifesta nel cercare di capire, piuttosto che nel voler mostrare di aver capito.Non sembri una persona che ha fretta: quando ti trovi con altre persone sei capace di concentrarti nell’ascolto di ciò che dicono, ma anche nella comprensione di ciò che non dicono, o non riescono a dire. Se gli altri sono in condizione di difficoltà, cerchi di prestare aiuto concreto, senza poi reclamarne i meriti e lo fai con molta discrezione, stando bene attento/a a non essere mai invadente.
Tratto dal sito psicolinea.it, online dal 2001: http://www.psicolinea.it/sai-ascoltare-gli-altri/
Ricordate che l’ascolto irrobustisce le nostre relazioni, cementa i legami reciproci e fortifica la nostra autoconsapevolezza.
L’ascolto forma il rispetto di sé. Una persona ascoltata è una persona fiduciosa.