Si sa che con l’avanzare dell’età aumentano anche gli acciacchi, è purtroppo una legge di natura. E a volte questi acciacchi non sono poi soltanto degli acciacchi, a volte sono delle vere e proprie malattie, da prendere molto seriamente. La qual cosa, può dirsi della polimialgia reumatica.
Cos’e’ la polimialgia reumatica? Come si capisce dal nome è una malattia infiammatoria, che colpisce i muscoli delle spalle, delle braccia, fino al gomito, dei glutei e anche delle gambe. Non colpisce mai prima dei 50 anni e, normalmente, la comparsa dei dolori è improvvisa, anche se ci possono essere casi in cui i dolori muscolari compaiono con una certa gradualità nell’arco di una settimana.
Non se ne conosce la causa, anche se, a detta degli esperti, ci possono essere dei fattori genetici e ambientali predisponenti; si sa, ad esempio, che è molto più comune nei paesi scandinavi. Ma siamo nell’ambito delle teorie.
I sintomi caratteristici, come abbiamo già accennato, sono dolori muscolari, che di solito compaiono di notte, con sensazione di rigidità alla parte interessata, più frequente, di solito, al mattino.
La polimialgia reumatica, essendo una malattia infiammatoria, puo’ essere diagnosticata con un attento esame clinico e con le analisi della Velocità di Sedimentazione degli eritrociti, i globuli rossi, e della proteina C reattiva.
Dato che non se ne conosce la causa scatenante, attualmente è possibile solo curare o alleviare i sintomi con una terapia a base di cortisone. La terapia è molto efficace, almeno nel 75% dei casi, anche se va portata avanti per un periodo molto lungo, almeno per 12 – 18 mesi, e ovviamente dietro controllo medico specialistico. In questi casi, porta ad una remissione della malattia, che comunque, occorre dirlo, potrebbe ripresentarsi.
Inoltre, dato che in una percentuale rilevante di coloro che soffrono di polimialgia reumatica, secondo alcuni dal 15 al 30 per cento dei casi, si sviluppa anche la cosiddetta arterite di Horton, anch’essa una malattia infiammatoria, ma più grave, perché se colpisce l’arteria oculare può portare alla cecità, è necessario in sede di visita ed esami clinici escludere questa eventualità.
Una volta diagnosticata correttamente la polimialgia reumatica e iniziata, sotto stretto controllo medico, la terapia cortisonica , può essere necessario, in determinati casi, associare alla stessa una terapia di supporto, in quanto un prolungato uso del cortisone può causare effetti collaterali indesiderati, come ipertensione, cataratta, diabete ecc. E’ utile, in base alle capacità della persona, anche fare del regolare esercizio fisico.
Ribadiamo, quindi, che con la polimialgia reumatica possiamo imparare a conviverci, anche se non la possiamo eliminare al momento. L’importante è prenderla in tempo, non sottovalutarla e seguire scrupolosamente le indicazioni dello specialista.