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Mononucleosi sintomi e cure

Mononucleosi: sintomi e cure
Mononucleosi: sintomi e cure

Quando si parla di mononucleosi ci si riferisce a un’infezione virale conosciuta come “la malattia del bacio” ed è molto importante conoscere tutti i sintomi e le cure. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio virus appartenente alla famiglia degli Herpes, anche se in questa circostanza il bacillo responsabile della patologia è l’Epstein-Barr. La mononucleosi è particolarmente infettiva e non ci sono vincoli di età per quanto riguarda la sua contrazione, considerato il fatto che può colpire bambini e adulti in maniera anche aggressiva. Nella maggior parte dei casi, questa infezione non vede la comparsa di sintomi: di conseguenza, l’individuo affetto non si rende conto di essere malato, contagiando altre persone.

La mononucleosi intacca il cavo oro-faringeo, provocando la comparsa di placche sulle tonsille e mal di gola. Questi sintomi possono essere trascurati o associati a una banale influenza, ma va ricordato che il virus di cui stiamo parlando ha un periodo di incubazione di circa 6-8 settimane prima di manifestarsi. Il primo segnale che potrebbe indicarci la presenza di questa patologia sono i linfonodi del collo ingrossati. I soggetti a maggior rischio hanno un’età compresa tra i 15 e i 35 anni. Vediamo insieme tutti i principali sintomi a cui bisogna prestare attenzione:

  • La febbre;
  • Malessere generale, piuttosto accentuato;
  • Placche sulle tonsille dal colore bianco-grigio e dal cattivo odore;
  • Mal di gola e faringite;
  • Debolezza;
  • Milza ingrossata;
  • Incremento dei globuli bianchi e delle piastrine;
  • Mancanza di appetito;
  • Dolori ai muscoli;
  • Linfonodi del collo ingrossati

Esistono diverse tipologie di cure per la mononucleosi, iniziando con lo stare a letto assumendo antipiretici per ridurre la febbre. Per lenire il mal di gola, via libera a latte caldo con miele. Per eliminare una volta per tutte la patologia infettiva non sono previsti antibiotici; tuttavia, nelle situazioni più serie o nel caso in cui via siano complicazioni, il medico potrebbe prescrivere una terapia cortisonica.