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Linguaggio del corpo la stretta di mano – significato delle varie “strette”

Nel comprendere il linguaggio del corpo la stretta di mano è sicuramente l’esperienza più facile da comprendere. La posizione la forza e il modo con cui viene stretta la mano, possono indicarci diverse caratteristiche della persona che abbiamo di fronte. Nel capire il linguaggio del corpo la stretta di mano è quella che si presta anche meglio nella pratica, in quanto in base a diverse esperienze, da quella lavorativa a quella di semplice conoscenza in un pub, l’intensità e non solo della stretta di mano cambiano radicalmente.

Linguaggio del corpo la stretta di mano
Una tipica stretta di mano da “UGUAGLIANZA”

LA STRETTA DI MANO

La stretta di mano risale agli albori della vita sociale dell’uomo e più precisamente al tempo cavernicolo.
In quel tempo i nostri avi quando si incontravano con intenti amichevoli deponevano le armi a terra e mostravano a braccio teso in alto il palmo della mano in segno di disarmo e pertanto non bellicoso.

Nel corso dei secoli questo atteggiamento si é via via modificato fino a giungere alla odierna stretta di mano, con tutti i suoi significati intrinsechi.
Ipotizziamo di aver conosciuto da poco una persona e per la prima volta ci accingiamo a stringerle la mano. In quel preciso momento stiamo per trasmettere uno dei tre messaggi racchiusi nella stretta di mano:
1.- dominio <cauti>>.
2.- sottomissione < >.
3.- uguaglianza <insieme>>.

Questi atteggiamenti psico-sociali sono trasmessi a livello inconscio ma la pratica e la conoscenza di tali effetti in relazione al tipo di “stretta”, possono giocare un ruolo fondamentale nell’approccio iniziale della nostra presentazione.

1 –  Dominio

La dominanza é trasmessa stringendo l’altra mano con il proprio palmo rivolto verso la presa (in basso) o comunque con il polso inclinato verso il basso in modo tale che il dorso della vostra mano risulti visibile ad entrambi.
Un parallelismo (forse non troppo felice) di questa tecnica lo abbiamo quando minacciamo un cane : alziamo verso l’alto il braccio, apriamo la mano, rivolgiamo il palmo verso il basso (cioé verso il cane) e intimiamo il comando.
Poniamo però dei limiti: una persona sofferente di artrosi vi stringerà sempre la mano (o meglio se la farà stringere) in maniera sottomessa. ma non per questo voi potrete ritenere di aver assunto “il controllo” di questa persona.
Gli artisti che usano le mani come strumento di professione (pittori, musicisti – ma anche chirurghi- ) potrebbero offrire le loro mani in modo sottomesso, ma unicamente per puro spirito “conservativo” e protettivo.

2- Sottomissione

La tecnica di stretta di mano é perfettamente speculare alla prima.
Anche in questo caso i limiti accennati per la “stretta” dominante valgono con la stessa valenza. Palmo della propria mano rivolto verso l’alto o comunque torsione del polso affinché il dorso della mano della persona che ci sta difronte sia visibile da entrambi; se il gioco lo conduciamo noi allora il messaggio trasmesso potrebbe essere <dominazione>.

3.- Uguaglianza

Le due mani si incontrano perpendicolarmente e il movimento della “stretta” ha moto verticale: dalle quattro alle sei scosse di braccia.

Tecniche disarmanti
Se subiamo una stretta di mano “dominante” non é proprio il caso di forzare la torsione del polso affinché si invertano i ruoli: primo perché é un’operazione difficile da farsi, secondo perché il gesto risulterebbe molto palese e privo di significato (anzi risulterebbe proprio l’opposto!).

Pertanto preparatevi con il vostro piede sinistro (se avete offerto la mano destra) a compiere un passo verso il vostro interlocutore “dominante”; poi spostate la gamba destra avanti in modo da essere entrati nella sua zona intima e a questo punto portate la stretta di mano in posizione verticale (uguaglianza), scuotete per primi il braccio, sorridete e lasciate la presa. Scacco matto! Siamo ancora nel caso che un “dominante” ci stia per stringere la mano e ci accorgiamo che siamo già troppo vicini l’un l’altro per tentare la mossa del piede sinistro; l’unica arma a nostra difesa é quella di anticipare la presa e afferrare con la mano il polso del nostro interlocutore, scuotere brevemente, sorridere e lasciare subito la presa.

Attenzione che una presa di questo genere provoca nell’altro soggetto un profondo senso di imbarazzo (specie se difronte ad altri) e quindi consiglio di utilizzare cautela e discrezione.

Il linguaggio del corpo la stretta di mano e i suoi Stili di presa

Stretta di mano del politico o “a guanto”

Colui che compie una stretta del genere vuol trasmettere piena fiducia e onestà, ma se utilizzata con una persona appena conosciuta l’effetto sortito é opposto: diffidenza e cautela i sentimenti provati.

Stretta di mano floscia del “pesce morto”

La stretta di mano floscia è la classica stretta “viscida” di chi tende a sfuggire, personaggio “molle” e al quale difficilmente affideremmo in custodia la nostra autoradio. E’ la presa più impopolare che esista al mondo. Ma attenzione! Molte ricerche in psicologia a tal proposito, e cioé sulla natura umana che sta dietro a questa stretta, hanno rivelato che la maggior parte di queste persone si sono dimostrate nella vita sociale comune, con atteggiamenti e comportamenti diametralmente opposti al significato che si dà invece normalmente al gesto in sé. Cautela nel proferire giudizi.

Stretta di mano forte – dello “stritolatore”

E’ tipico dei soggetti aggressivi dotati di scarso tatto sociale (uomini e donne per loro fa lo stesso – attuano la vera parità dei sessi- ).
Sfortunatamente non esistono tecniche elusive brillanti, se si esclude l’urlo, il sorriso impacciato con labbro inferiore tra i denti o l’azione fisica diretta (pestargli il piede, spintonarlo con il braccio libero o pugno diretto sul naso – solo nel caso il soggetto ci stia stritolando la mano con ghigno diabolico )

Stretta di mano del “tendi-braccia”

Atteggiamento aggressivo (seppur in toni più pacati) . Tipico di colui che vuole lasciarvi fuori dalla propria zona intima; non é un caso che la maggior parte delle persone che vivono in campagna o in luoghi poco affollati tendano a utilizzare questo stile: la loro zona intima é più estesa in termini di centimetri rispetto ad esempio agli abitanti di città molto popolose. Bilanciare sui piedi la posizione per evitare di traballare; nel caso adottare la tecnica del “piede sinistro”.

Stretta di mano del “prendi-dita”

Il soggetto in questione si comporta come il”tendi-braccia”, la sua psicologia può sembrare la medesima, e stringe le dita tra la sua mano probabilmente in maniera del tutto erronea.
Occorre notare che se tale stile può risultare anche confidenziale (seppur affrettato) non si deve dimenticare che il soggetto desidera mantenervi a distanza debita dalla sua zona intima.

Stretta di mano del tira-braccio

Può accadere che veniate “tirati” all’interno della zona intima di questo soggetto, e ciò per una delle due ragioni seguenti: primo, il soggetto é insicuro e si sente a suo agio avervi con lui nella sua zona personale, secondo potrebbe giungere da zone geografiche del paese dove la distanza della zona intima é più ridotta della vostra, e pertanto egli si sta comportando normalmente.

Presa del polso, dell’avambraccio, del bicipite e della spalla.

Con la mano sinistra (per i destrorsi) viene afferrato il polso dell’interlocutore mentre con la destra si stringe la mano: l’intenzione é di mostrare sincerità e profonda stima tra i due soggetti.

Due elementi significativi dovrebbero essere tenuti in considerazione: la mano sinistra é utilizzata per comunicare enfasi all’interlocutore ed é proporzionale all’altezza del braccio dove viene eseguita la presa. Più si sale con la mano sinistra verso la parte superiore del braccio del soggetto e più ci avviciniamo
alla sua sfera intima.
Grave errore (commesso impunemente dai politici in pubblico, e da alcuni venditori con clienti – a volte nemmeno tali- appena conosciuti) é utilizzare questi stili di strette di mano con persone conosciute da poco : il risultato che si ottiene é un bel suicidio sociale!
Questi stili solitamente sono utilizzati tra vecchi amici e persone affettivamente molto vicine.

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Linguaggio del corpo – Le 4 zone di interferenzaI gesti delle mani e braccia nel linguaggio del corpo.

Tratto da Marco A. Rovatti
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