Le paure dei bambini sono infinite e dipendono dalla propria storia personale. Esistono una serie di paure che possono essere considerate tipiche dell’eta’ evolutiva, buio, morte, abbandono, fantasmi, mostri.
DA DOVE NASCONO LE PAURE?
Molto spesso le paure hanno origine nell’infanzia, ma possono anche cambiare nel corso della crescita. Alcune di queste paure sono correlate all’attivita’ evolutiva, altre invece sorgono quando il bambino si immedesima nelle preoccupazioni e nelle paure dei genitori. I bambini percepiscono cio’ che gli adulti provano. Se i genitori si spaventano, iL bambino sara’ molto piu’ spaventato, perche’ percepisce che quello stimolo e’ pericoloso.
TIPICHE PAURE
Le tipiche paure dei bambini sono una tappa naturale dello sviluppo. Nel primo anno di vita i bambini hanno paura dello sconosciuto, in quanto il bambino riconosce il volto familiare da un estraneo. Tale paura si manifesta in diversi modi, abbassando lo sguardo, nascndendosi. In questi momenti e’ importante per i genitori non forzare il bambino ad interagire con lo sconosciuto, ma cercando di offrire il loro sostegno, la loro protezione. Tra le altre paure il bambino puo’ mostrare sofferenza per una possibile separazione dei genitori ed una loro perdita.
Il bambino percepisce la paura della separazione perche’ non ha ancora realizzato se il padre o la madre si allontana e poi ritorna. Tale assenza provoca una forte angoscia. Altre tipiche paure sono trasmesse dall’ambiente circostante come temporali, lupi, ladri.
COME AIUTARLI A SUPERARE LE PAURE
Nel caso in cui i bambini si mostrano molto spaventati, e’ necessario parlare ai bambini in modo pacato, spiegare che cos’e’ che li spaventa. Se non riescono a parlare facilmente dei propri sentimenti di paura, possiamo sollecitarli a mostrare le loro paure magari chiedendo al bambino di disegnarci tale paura o attraverso un gioco. Un altro modo per elaborare le paure dei bambini e’ rappresentato dalle fiabe, favole o racconti, in quanto nelle fiabe, le paure e le tensioni sono espresse in modo tale che i bambini possano identificarle e comprenderle.
fonte: stateofmind.it