Home SALUTE Le forme o gli occhi? La lezione del Prof. Maxwell Maltz

Le forme o gli occhi? La lezione del Prof. Maxwell Maltz

Problema di forme? Problemi di peso? Imperfezioni estetiche, labbra spioventi, deretani pesanti, troppo? Ecco, allora che la chirurgia plastica o estetica, a seconda del gergo che si intenda usare, emerge trionfante: il tuo bisogno è il mio business, fatti tagliare e sarai felice, dopo.maxwell_maltz

Ironia a parte, è significativo che uno dei maestri della crescita personale sia proprio un chirurgo estetico, affermato e autorevole, Maxwell Maltz. Un uomo che, sulla base della sua esperienza, ha scritto un assoluto bestseller, leggendario, che ha fatto a dir poco scuola. Viene citato anche da chi non l’ha neanche sfogliato, come capita proprio ai classici, che ci vergogniamo di non aver letto.

Ecco cosa ha scoperto il buon Maltz sulla natura umana che si guarda allo specchio.

  1. Molte donne e molti uomini si guardano allo specchio e non si riconoscono, perché hanno in testa un’immagine di se stessi che impedisce loro di guardare la vera persona che, nella magnifica verità della carne, sta loro davanti. Tradotto: è tutta una questione di self-image o auto-immagine. o immagine che si ha di se stessi. Questioncella di non piccolo momento, gente.
  2. Come si rientra in noi stessi allora? Nel modo più facile a dirsi e difficile a farsi: accettandosi. Wow! Come si fa? Leggete il libro e lo scoprirete, il Prof. Maltz la sa lunga in fatto di psicologia pratica non solo perché legge William James anche la notte, ma perché ha fatto tirocinio mentre espandeva il suo conto in banca tagliando pezzi di donne altolocate disposte a pagare cifre iperboliche per cotanto trattamento.
  3. Basta accettarsi, allora? No, dice il profesùr, non basta questa cosa. Ci vuole anche cambiare mindset, ossia attitudine pratica, atteggiamento di fronte alla vita, così da mettere a tacere i sussurri di una brutta bestia come la dismorfofobia, ossia la paura di vedere il nostro corpo per quel che è, la non accettazione di se stessi, elevata all’ennesima potenza, di fatto. In altre parole, la visione distorta del nostro corpo. Hai detto niente! Una gran brutta bestia, che attacca a fondo e vuole tutta la nostra volontà e umiltà nel farsi aiutare.
  4. Fine della storia, dunque. A questo punto, domandiamoci: sono le forme o sono gli occhi (veri e della mente) ad essere in gioco? Ognuno dia la sua risposta, io la mia ce l’ho, ma, seguendo il vecchio dottore americano, non ci voglio sbattere il naso contro, aspetto commenti e contro-analisi, perché no? Buon lavoro, dunque.