Le emozioni sono un esperienza significativa per ciascuno di noi, di forte impatto, spontanea e involontaria,che influenzano il nostro comportamento. Esercitano su di noi una forza notevole e possono sopraffarci con conseguenze negative oppure aiutarci nella nostra vita di ogni giorno.
Cosa sono le emozioni?
In Psicologia,le emozioni sono episodi complessi o a più componenti che scatenano una risposta psico-fisica e comportamentale a un evento e che induce all’azione.
Hanno una finalità ovvero sono impulsi a reagire in modo immediato alle emergenze della vita .Cosi la paura sarà una risposta a un evento da noi giudicato negativo e minaccioso e può portare alla fuga;la rabbia sarà generata dalla frustrazione e sfocia in aggressività;la gioia dalla soddisfazione al raggiungimento di uno scopo e arriva alla condivisione,la sorpresa da un evento inaspettato seguito da paura o gioia,il disgusto di fronte a oggetti particolarmente nocivi e la tristezza sarà determinata da una perdita o da uno scopo mancato e può avere conseguenze anche estreme (depressione).
Queste emozioni principali,le cui combinazioni generano emozioni secondarie (o complesse) quali vergogna,invidia,allegria,ansia,speranza,offesa,nostalgia,delusione ,rimorso e perdono, sono il modo in cui ognuno di noi sente,il nostro vissuto in rapporto alle esperienze delle cose. Le risposte a cui si possono assistere non sono solo emotive – comportamentali, ma anche fisiche come la secrezione di ormoni ( ad esempio cortisolo, endorfine) e facciali (espressioni mimetiche del volto corrispondenti a ciascuna emozione).
Come gestire le emozioni
Le emozioni ci aiutano ad affrontare situazioni difficili e compiti che non possono essere affidati soltanto alla razionalità, all’intelletto. Possiamo immaginare di essere costituiti da due menti: una pensante e l’altra che sente come un antitesi tra cuore e mente, ragione e sentimento. La parte che vive le emozioni e il nostro sentire interiore si chiama “intelligenza emotiva”.
Termine,reso popolare dallo scrittore del New York Time Daniel Goleman nel suo libro del 1995, indica che la comprensione e il controllo di ciò che proviamo sono le chiavi per il successo e il benessere nella nostra vita. Le persone cha hanno una maggiore intelligenza emotiva si sentono meglio sia psicologicamente che fisicamente. Questo tipo di intelligenza è costituita di quattro componenti: accurata percezione ed espressione delle emozioni, capacità di accedere alle emozioni e generalizzarle, comprensione del significato emotivo, e la loro regolazione .
Il primo passo per la gestione del nostro vissuto interiore è la consapevolezza di ciò sentiamo in un determinato momento e a seguito di un evento. La percezione accurata di ciò che proviamo e la comprensione delle emozioni e del significato ci impedisce di avere reazioni impulsive e sproporzionate,come ad esempio può accadere nel caso in cui ci sentiamo arrabbiati e non percependo tale emozione nella maniera giusta, la esprimiamo scagliandoci contro gli altri senza alcun controllo.
In altri casi possiamo fare attribuzioni scorrette relativamente a una nostra emozione spingendoci a fare passi irrazionali o sconsiderati. Dunque la consapevolezza interiore ha un importanza fondamentale per la gestione delle proprie emozioni e per la loro regolazione,cioè essere in grado di esprimerle e trattarle in modo adeguato. Questo non significa controllarle completamente,anche l’ipercontrollo può essere insano. Ad esempio nel caso in un cui un colloquio di lavoro ci provoca eccessiva ansia e timore,sperimentando e comprendendo la ragione di ciò che ci accade, possiamo cercare una risposta diversa in modo da affrontare il colloquio o il successivo incontro di lavoro nella maniera più consona alla situazione e moderare di conseguenza la nostra emotività.
Entrando nello specifico,riconoscendo quale sia la nostra emozione e da cosa è originata possiamo intervenire per modificare e risolvere il problema e vivere cosi l’emozione in modo meno aggressivo (diminuisce la paura e l’ansia). Un ruolo determinante è giocato dai nostri stessi pensieri che possono aumentare l’intensità’ stessa dell’emozione inducendoci ad avere comportamenti fuori controllo contro il nostro stesso interesse. Obbiettivo,dunque,diventa riconoscere i pensieri disfunzionali e gestirli al meglio.
Modificando il pensiero, cambia anche il grado dell’emozione o viene sostituita con altra più positiva. Migliore è il pensiero,migliore sarà ciò che sentiamo e la risposta comportamentale che ne segue sarà adeguata alle circostanze. Individuando i nostri pensieri irrazionali e mettendoli in discussione si possono considerare altre interpretazioni della realtà. Ciò è possibile farlo con domande aperte: cosa mi provoca tanta ansia? temo l’incontro con il responsabile del colloquio di lavoro? non mi considero all’altezza? e proponendo altri quesiti per arrivare ad altri punti di vista: e se provo a considerare quell’uomo in un’altra maniera? Se rivedo le mie capacità e qualità posso affrontare l’incontro diversamente? Sostituire le domande sbagliate con domande migliori.
Si possono creare alternative di pensiero che regolano la nostra emozione e farsi che affrontiamo le situazioni della vita con un altro atteggiamento. Dobbiamo stare attenti ai pensieri irragionevoli ai quali corrispondono emozioni negative che diventano risposte abituali. Solo mettendo in discussione il pensiero con argomenti che vanno contro tale modo di vedere la realtà, possiamo avere risposte differenti.
Se il pensiero è particolarmente radicato va affrontato con persistenza. Se l’emozione è avvertita eccessivamente e su cui non si può esercitare alcun controllo ( depressione,aggressività estrema,frustrazione etc..) e influisce negativamente nella nostra quotidianità , è necessario rivolgersi a uno psicoterapeuta che ci aiuti nella comprensione e nella gestione della nostra emotività.
Le emozioni ci guidano
L’emozione può diventare una guida nella nostra vita,una bussola nel nostro cammino e far luce sulla strada da intraprendere. Una delle capacità dell’intelligenza emotiva è proprio quella di accedere alle emozioni e generarle per risolvere i problemi e conflitti interiori. Può essere utile nel caso in cui dobbiamo prendere una decisione; capire cosa sentiamo se compiamo una scelta o come ci sentiremo una volta presa. Ancora una volta diventa indispensabile “ascoltarsi”.
Il nostro ascolto interiore può indicarci in quale posto andare,quali persone frequentare, quali atteggiamenti avere e tante altre cose che solo una buona consapevolezza di se può dare. Una mancata coscienza può indurre disagio psicologico. l’auto-consapevolezza, il conoscersi a fondo, è il biglietto per un maggiore benessere e ci aiuta anche a capire e gestire al meglio il rapporto con l’altro.
In questo modo non sviluppiamo solo la competenza personale attraverso l’intelligenza emotiva,ma anche la competenza sociale. Diventiamo empatici (riconosciamo i sentimenti altrui e li viviamo come se fossero nostri) siamo più socievoli,migliora l’adattamento, favorisce lo sviluppo di altre competenze e le relazioni con gli altri ne traggono beneficio. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è in noi;tutto è nelle nostre mani. Possiamo modificare la realtà oppure adattarci ai cambiamenti sui quali non abbiamo potere,migliorando il nostro modo di interpretare le cose. Non siamo oggetti passivi. Dentro abbiamo la nostra malattia e dentro abbiamo anche la nostra cura.