Dopo l’addio a Renzi, che si è dimesso, il nuovo governo è probabile che si consulti con i vari partiti, due sono le possibilità: un nome che raccoglie la maggioranza per promuovere la legge elettorale o un governo del presidente.
Un’idea di cosa succederà domani, è stata avuta oggi. I risultati, dopo le urne, hanno riportato risultati agghiaccianti e netti da parte della popolazione. Sembra che Renzi, in una chiamata, avesse anticipato al presidente Mattarella cosa poteva riferire nella conferenza stampa. Renzi è stato deciso: dimissioni irrevocabili e garanzie soltanto per approvare la legge di stabilità. Domani il presintente della Repubblica, gestirà il nuovo governo.
Stasera Mattarella ascolterà cosa hanno dichiarato i protagonisti schierati: i componenti dei Cinque stelle e centrodestra, hanno fatto pervenire l’auspicio di elezioni in anticipo. Il leader del Pd ha fatto chiarimenti davanti a questi netti risultati che questa volta tocca alle opposizioni l’onore di proporre modifiche sull’Italicum. Parole che fanno intendere sfide davanti. Il capo dello Stato, aveva affermato nelle settimane scorse che era contrario allo scioglimento delle Camere. Il nuovo problema, è che, una volta superato l’ostacolo riguardante la manovra, quale governo potrà andare alle elezioni?
I nomi che si ipotizzano per il nuovo governo sono: Pier Carlo Padoan (garante mercati e banche), Dario Franceschini del Pd. Le percentuali che riguardano questa sconfitta, registrano picchi alti fra giovani al Sud.
Renzi ormai è stato sconfitto e i Cinque stelle chiedono l’anticipo delle elezioni.
L’ondata è diretta al Quirinale, dove si trova Sergio Mattarella. Ora è proprio lui che deve intervenire. È come se fosse giunto a noi l’Anno Zero.