La sedentarietà nuoce gravemente alla salute.
Nuova campagna informativa dell’Ausl Romagna per invitare i romagnoli a stare seduti il meno possibile e muoversi di più.
- Chi si alza si salva.
- Siediti di meno e muoviti di più.
E’ questo il messaggio della nuova campagna di sensibilizzazione contro la sedentarietà promossa dall’Ausl della Romagna nell’ambito del progetto di comunità “GINS – Gruppi IN Salute”. L’obiettivo è quello di invitare i romagnoli a stare seduti il meno possibile e a muoversi di più.
Che una vita fisicamente attiva ci faccia bene alla salute è risaputo, tuttavia la ricerca ora ci suggerisce che, per ridurre i fattori di rischio di malattie e vivere sani più a lungo, non basta fare una regolare attività fisica e poi passare il resto del tempo seduti: è importante cercare occasioni per interrompere i periodi di inattività, come per esempio alzandosi con una certa frequenza.
“Secondo recenti studi – spiega Mauro Palazzi, coordinatore dei progetti per la promozione dell’attività fisica dell’Ausl Romagna – se si resta seduti per molte ore anche i benefici della attività fisica possono non essere sufficienti a ridurre il rischio di malattia cardio-vascolare e metabolica, responsabile del maggior numero di morti nella popolazione.
“Il corpo umano – prosegue Palazzi – non è nato per stare seduto lunghi periodi di tempo. Stare seduti fa:
- aumentare di peso
- favorisce l’osteoporosi
- l’artrosi
- il diabete
- altre malattie cronico degenerative.
In particolare, stando agli ultimi studi scientifici, la sedentarietà causa:
- l’11% dei casi di diabete
- il 9% delle malattie cardiovascolari
- il 16% dei tumori al colon e alla mammella.
Stare seduti per più di 8 ore al giorno aumenta del 7% il rischio di morire prematuramente.
E, anche se si pratica attività fisica non si riduce il rischio perché la sedentarietà prolungata annulla gli effetti benefici del movimento”.
I dati dello Studio epidemiologico Passi sull’attività fisica anni 2011-2014 mostrano che:
- in Romagna le persone si muovono di più rispetto alla media regionale (40% contro 37%)
- sono meno sedentarie (18% vs 21%).
La sedentarietà si conferma maggiore tra i meno giovani (>=35 anni), tra i più istruiti, tra chi ha qualche o nessuna difficoltà economica e tra gli stranieri.
“La popolazione romagnola – commenta Palazzi – si muove di più rispetto al resto della Regione, anche grazie alle numerose attività promosse su tutto il territorio della Romagna da associazioni e enti di promozione sportiva, ma anche a tante iniziative e progetti che coinvolgo cittadini che non fanno sport ma vogliono stare meglio adottando uno stile di vita sano e attivo.
I buoni risultati non ci devono far smettere di lavorare per migliorare gli stili di vita. Ridurre il tempo che si passa seduti è importante tanto quanto fare movimento”.
La campagna di comunicazione prevede la diffusione di tre tipologie di cartoline informative rivolte ai diversi target di popolazione e che saranno diffuse nelle sale d’attesa delle strutture sanitarie dell’Ausl Romagna, nelle sedi di alcuni enti e istituzioni pubbliche, quali ad esempio le biblioteche, e in occasione di incontri e iniziative di promozione dell’attività fisica.
Per maggiori informazioni sul progetto: http://gins.auslromagna.it/