La rosa è un fiore che comprende circa 150 specie diverse. In Italia ne crescono allo stato spontaneo almeno una trentina, tra cui la comune rosa canina, la rosa gallica, che ha origini molto antiche, la rosa glauca che cresce sulle Alpi, la rosa pendulina, che si trova soprattutto nell’Appennino settentrionale e la rosa sempervirens, più nota come la rosa di San Giovanni, tipica della macchia mediterranea.
I petali vengono utilizzati per le proprietà medicinali e per l’estrazione dell’essenza di rosa e degli aromi impiegati nel campo della cosmetica, della pasticceria e della liquoristica.
Un sepalo – petalo – e una spina
In un comune mattino d’estate –
Una boccetta di Rugiada – Un’Ape o due –
Una brezza – una capriola fra gli alberi –
Ed io sono una Rosa
(Emily Dickinson)
Come pianta medicinale, se ne utilizzano le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C per le loro proprietà diuretiche, sedative, astringenti e vermifughe e i semi per l’effetto antielmintico e antiparassitario.
In aromaterapia si attribuiscono all’olio di rosa qualità afrodisiache, sedative, antidepressive, antidolorifiche, antisettiche, toniche e perfino regolatrici del ciclo mestruale.
Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un tè di rosa.
Estratti di rose nobili trovano impiego in profumeria e dermatologia.
(Fonte informativa: wikipedia).
In floriterapia, la rosa canina (wild rose) viene somministrata in caso di apatia e mancanza di motivazione: “Per coloro che, senza una ragione apparente, si rassegnano a tutto ciò che accade, e scivolano così attraverso la vita prendendo le cose come sono, senza fare alcuno sforzo per migliorare o per trovare un po’ di gioia. Si sono arresi alle avversità della vita senza lamentarsene” (Edward Bach, medico britannico ideatore del metodo dei fiori di Bach).
Secondo una superstizione popolare, la rosa rappresenta sia il fiore prediletto dalle streghe, probabilmente per la presenza delle spine sul suo stelo, che delle fate, per il suo profumo e per la sua bellezza semplice e senza tempo.
“Chi non osa afferrare la spina non dovrebbe mai desiderare la rosa” (A. Bronte).
