Questa notte è morto il giornalista del ” Fatto Quotidiano ” Emiliano Liuzzi, 46 anni. A dare la notizia sono proprio le fonti del Quotidiano. Sarebbe morto a causa di un infarto, inutili sono stati i tentativi da parte dei soccorsi.
” Emiliano era uno degli ultimi.Era uno di quelli veri. Era uno che il giornalismo lo aveva fatto per strada da cronista a uomo. Io lo avevo conosciuto a Livorno, quasi vent’anni fa, inseguendo con lui uno scoop. Eravamo diventati amici subito. E non era stato difficile. Nessuno amava la vita come lui.I suoi racconti su quello che gli era accaduto, su quello che aveva visto o saputo, erano sempre degli affreschi affascinanti, colorati e ironici. Dei dipinti vividi delle nostre esistenze che era facile ascoltare per ore. Le sue parole ricostruivano l’eroismo della gente, le passioni delle persone, a partire dalle sue. Davano un senso a tutte le nostre debolezze. Emiliano amava gli esseri umani, s’infiammava per i diritti degli ultimi, ma riusciva a entrare in empatia con tutti. Anche con quelli che in fondo considerava dei cattivi. Per questo era un bravo giornalista.
Sapeva parlare con chiunque e chiunque parlava volentieri con lui. Aveva una curiosità infinita e un amore infinito per questa professione che lo aveva spinto a rischiare tutto per fondare un giornale, il Corriere di Livorno. Un piccolo quotidiano da cui se ne era andato quando l’editore aveva tentato di condizionare il suo lavoro. “Con i tuoi soldi ti ci puoi pulire il c…” gli aveva detto prima di sbattere la porta. Pure per questo, sei anni fa, gli avevo aperto subito la nostra. Perché Emiliano aveva carattere e talento. Perché guardava la vita con il giusto disincanto. Ne coglieva il lato divertente, ne scopriva i paradossi e ne disvelava le emozioni. Perché capiva che qui siamo solo di passaggio. E che per questo vale sempre la pena provarci. Fino in fondo. Che la terra ti sia lieve. Ciao Emiliano ” ( Peter Gomez )