La dermatite atopica è una patologia della pelle che colpisce più i bambini che gli adulti infatti la percentuale è rispettivamente del 8-15 % per i primi e del 3% circa per i secondi . Le parti del corpo che vengono maggiormente colpite, solitamente entro i 6 anni di vita sono: le guance, il cuoio capelluto, gomiti e ginocchia. La si può osservare in due momenti diversi;
- Fase acuta, con pelle infiammata, molto fastidiosa e dolorosa per i bimbi che non riescono a resistere alla tentazione di grattarsi;
- Fase cornica, con pelle disidratata e irritata;
Il linea generale si può affermare che la riduzione dei ceramidi epidermici porta un indebolimento alla barriera naturale della cute che quindi diventa particolarmente vulnerabile all’attacco di microrganismi dannosi, ciò determina una importante perdita di liquidi transdermici.
Le cause
Non è facile trovare le cause specifiche per questa patologia, ma la componente genetica sembra esserci, con una predisposizione che può essere ereditata, ma altri fattori possono concorrere come ad esempio l’ambiente in cui vive il piccolo: polveri domestiche, presenza di animali, sbalzi termici e anche stress emotivi. Fino a qualche tempo fa, veniva dato troppo peso all’alimentazione dei bambini che venivano privati di tutta una serie di nutrienti in una fase delicata di crescita, da studi recenti invece si è potuto osservare che, aldilà di episodi strettamente legati ad allergie alimentari documentate, non bisognerebbe attribuire troppe responsabilità alla dieta collegandola erroneamente al momento della comparsa della malattia. Fra i casi suddetti, una delle intolleranze, che veniva collegata alla dermatite atopica era quelle al latte vaccino, questo prodotto importantissimo per i bambini veniva spesso incriminato e tolto dalle diete con un danno per i pazienti, anche altre proteine fondamentali alla crescita hanno subito un’esagerata discriminazione in tal senso.
Le cure
Per ciò che riguarda le cure migliori si consiglia sempre il consulto col proprio specialista di fiducia, di seguito troverete qualche consiglio che potrete approfondire con chi di competenza e nelle sedi opportune.
- Gli ambienti troppo chiusi, senza ricircolo d’aria sono sconsigliati;
- Evitare temperature elevate in casa;
- Evitare di coprire troppo il neonato, la sudorazione non aiuta;
- Evitare il contatto con animali domestici;
- Meglio il cotone della lana;
- Tenere le unghie del bambino sotto controllo, si gratterà spesso;