Home SALUTE Costume da bagno, prova imminente

Costume da bagno, prova imminente

La goccia che fa traboccare il vaso

 Tutti noi in questo periodo, immaginandoci sulle spiagge affollate dell’intera penisola, circondati da parenti, amici e perché no, anche da qualche cavaliere dell’ultimo momento, vorremmo essere impeccabili in costume da bagno sfoggiando addominali d’acciaio e glutei marmorei. Capita non di rado però, che queste fantasie incantevoli di noi vengano immediatamente soppiantate da un’immagine rubata allo specchio, che ci vede riflessi dopo una doccia rilassante, è proprio quello l’attimo in cui perdiamo fiducia in noi stessi e ci disponiamo all’incalzante ricerca di qualcosa che possa lenire le nostre angosce.

Il tempo è nemico del benessere

 E’ ampiamente risaputo, molte delle cose che abitualmente facciamo porterebbero frutti migliori se solo avessimo più tempo, questo perché accorciando i tempi limitiamo o storpiamo tutte le fasi essenziali, producendo un artefatto o quantomeno un qualcosa di inaspettato. Avvolte però quando si tratta di argomenti delicati come la nostra stessa salute, non possiamo permetterci di ignorare alcune regole fondamentali che sono imprescindibili per evitare di farci del male da soli, regole che solo uno specialista in materia, quindi un medico, può darci per affrontare la situazione nella maniera più naturale e fisiologicamente armoniosa così da poter scegliere il costume più adatto a noi.

L’errore più comunemente commesso da chi vuole dimagrire velocemente rischiando davvero grosso

 La tecnica che erroneamente viene intrapresa per aggredire i chili di troppo, così da renderci perfetti ad ogni modello di costume, è legata alla demonizzazione dei carboidrati quindi di pasta e pane in primis, con conseguente loro eliminazione. Non è molto utile, in questi casi, attribuire la buona riuscita di una simile dieta a commenti superficiali di amici che magari godendo di una situazione psicofisica completamente diversa dalla nostra, riescono senza particolari problemi a terminare la dieta in maniera apparentemente utile.  Tra i vari motivi per cui dovremmo evitare tale regime primvo di carboidrati, ve ne sono due che meritano un’attenzione particolare:

  • Il primo è legato al sovraccarico che sarebbe costretto a sobbarcarsi il nostro fegato dal momento in cui la via metabolica principe in questi casi è la gluconeogenesi, cioè la creazione di glucosio a partire da substrati non glucidici come potrebbero essere i grassi, ciò significa che i trigliceridi (formati da tre acidi grassi e glicerolo) vengono scissi in acidi grassi liberi che potrebbero portare, soprattutto nei soggetti eccessivamente grassi, ad un accumulo repentino e patologico nel fegato.
  • Il secondo motivo riguarda più specificatamente la reale possibilità di stramazzare al suolo senza nemmeno rendercene conto, questo si verifica in quanto il glucosio rappresenta l’unica sostanza energetica capace di superare la barriera ematoencefalica.

Se ad esempio stiamo svolgendo un’attività dispendiosa, non c’è la giusta quantità di glucosio a sistema e non abbiamo assunto substrati utili a produrre glucosio, si potrebbe incorrere in una importante ipoglicemia tale da farci perdere conoscenza.

Da quanto detto si deduce che bisogna sempre farsi assistere da professionisti, trovare un appropriato equilibrio energetico, evitando grassi saturi ed in genere di scarsa qualità scegliendo in modo  variegato  carboidrati, fibre e proteine, velocizzando il processo di dimagramento praticando attività fisica costante. Prendendo per buono tutto ciò che abbiamo letto sopra potrebbe essere utile, in ultima istanza, accettarsi per come siamo, dato che rimane sempre la via migliore per essere se stessi in un mondo che amplifica e avvolte deforma anche la fatidica “prova costume”.