La mia bacheca facebook, come quella di tutte le altre “mamme moderne”, impazza di post che trattano consigli e accorgimenti su neonati e nuove esperienze da mamma. Mi è capitato, di recente, di leggere le 8 regole per essere un parente perfetto dopo l’arrivo del piccolo nascituro e non ho potuto fare a meno di lasciarmi andare in alcune riflessioni.
Innanzi tutto, per permettervi di capire di cosa sto parlando, vi presento le famose regole:
1. Ricordati chi è la madre del bambino, se hai problemi di memoria fatti un appunto.
2. Almeno per i primi giorni, cerca di lasciare tranquilli i neogenitori, affinché possano trovare un equilibrio con il nuovo stile di vita.
3. Se la mamma allatta evita commenti, consigli, esclamazioni di qualsiasi genere, a meno che tu non sia pediatra, ostetrica o Padre Eterno. Idem se allatta artificialmente.
4. Lavati le mani prima di toccare il neonato e se puoi, evita di baciarlo sulla bocca e sulle mani.
5. Non fare commenti sul peso della neomamma, in quanto inutili e dannosi.
6. Se il bebé dorme, lascialo dormire (a te darebbe fastidio se ti venissi a svegliare mentre stai dormendo?).
7. Alla mamma non serve qualcuno che tenga in braccio suo figlio o che lo dondoli nella culla… questo lo fa volentieri lei. Se vuoi essere utile vai a fare la spesa, a sbrigare commissioni, aiutala a pulire la casa, stirare, stendere il bucato. È questo l’aiuto che serve.
8. Ripassa le regole dalla 1 alla 7, non si sa mai!” (fonte – web)
Regole impeccabili, direi. Peccato che a condividerle siano solo le madri e mai i parenti!
A tutte sarà capitato di dover ascoltare gente che, non si sa per quale motivo, è certamente più brava di te a fare la madre. Ma mamme non si nasce! Ci si diventa, giorno dopo giorno, imparando a capire i bisogni del proprio bambino e sperimentando metodi diversi per assecondarli. La super-mamma, invece, sa tutto. Ha cresciuto i suoi figli alla perfezione e sicuramente potrebbe crescere il tuo molto meglio di te. Per questo è sempre pronta a dispensare consigli e denunciare il tuo modo di vestirlo, lavarlo, nutrirlo, tenerlo in braccio, farlo dormire e tanto altro ancora. E non ti concede neppure il tempo di abituarti alla nuova vita, i nuovi ritmi, le notti insonni e tutte le ansie e preoccupazioni che ne conseguono. “Devi fare così… devi vestirlo in questo modo… sentirà caldo se gli metti i calzini… prenderà freddo se lo porterai a spasso”.
E non parliamo dei commenti inutili che vengono fatti se scegli di allattarlo al seno. Potrei scrivere per ore! “Forse non hai abbastanza latte… Dovresti dare un’aggiunta… allattalo ogni tre ore… lascialo piangere altrimenti si vizia!”. Si vizia? Un bimbo di 15 giorni che, se segui un naturalissimo allattamento a richiesta, resta attaccato al tuo seno un’ora si e l’altra pure? Ma come puoi viziare un cucciolo che ha bisogno del seno della sua mamma? Avete mai visto un qualsiasi animale mammifero tenere d’occhio l’orologio per nutrire i suoi cuccioli? Lasciate invece che la natura faccia il suo corso. Che il bambino aumenti i tempi di attesa senza forzature e che la madre si goda quegli interminabili attimi di felicità assieme alla sua creatura. Se il Pediatra ha constatato che il bambino cresce sano e forte è evidente che il vostro latte va benissimo. E, per chi non lo sapesse, tenete sempre a mente che la produzione del latte è direttamente proporzionale alla suzione del neonato. (All’aumentare dell’uno aumenta anche l’altro). Quindi… allattate, allattate, allattate!
A pari importanza di una buona mangiata non può non esserci una bella dormita. Il riposo di un neonato è sacro, non infrangetelo.
Telefonare prima di presentarsi in casa della neomamma è certamente un’azione gradita. E, se la puerpera non risponde, non richiamate a ripetizione e non allarmatevi; sarà sicuramente impegnata col suo bambino.
Ad ogni modo, quando vi recate in visita dal nascituro e dalla sua mamma, evitate lo spupazzamemto sfrenato e il rimbalzo del bambino da una mano all’altra. Non è un giocattolo. E non baciategli assolutamente viso e manine. Tenete in considerazione che è vero che il bimbo dovrà rinforzare i suoi anticorpi, ma alla sua mamma non piacerà immaginare i vostri batteri che sguazzano compiaciuti sulla sua piccola creatura. Per cui attenzione, se non volete svegliare il cane che dorme. E le neomamme, si sa, sanno essere cagne feroci!
Se volete rendervi utili, chiedete alla mamma se ha bisogno di sbrigare qualche faccenda. I primi mesi di un neonato sono molto impegnativi e spesso non si trova il tempo, ne il modo, di lavare tutte le tutine o di stirare tutte le camicie del papà. Voi mamme, però, non approfittatene troppo. Imparate a lavorare anche con una sola mano. L’aiuto è bello ma l’indipendenza lo è molto di più!
Un consiglio che posso dare, alla luce di queste riflessioni, è che ogni mamma impara a conoscere il suo bambino con il tempo, i sacrifici, il sudore. E i neonati non sono tutti uguali. Ciò che funzionava per tuo figlio potrebbe non andare bene per il mio. Per cui abbiate fiducia in voi stesse e imparate a portare pazienza, tanta, tanta pazienza. Rifiutate i consigli quando potete e dite che li asseconderete più tardi, quando non potete. Le voci fastidiose del parente (non) perfetto non si zitteranno ma eviterete l’insorgere di inutili discussioni.
“Keep calm, siamo tutte brave mamme”!