Di esplosivo ne avevano preparato e anche tanto, ma qualcosa è andato storto. Il loro piano è infatti fallito a metà per un evento che a primo impatto potrebbe sembrare del tutto irrilevante: chiamare il taxi sbagliato.
Ecco come sono andate le cose: gli uomini dell’ISIS avrebbero chiamato il Servizio Taxi verso le ore 7.00, chiedendo esplicitamente al centralinista una vettura di grandi dimensioni, in grado di trasportare dunque un ingente numero di valigie (ben cinque nel loro caso).
Il Taxi arriva, sì, in quella via del quartiere di Schaerbeek, ma è un’automobile di piccole dimensioni e non una sorta di furgoncino chiesto dai clienti terroristi, che spazientiti erano già posizionati più di 20 minuti sul ciglio del marciapiede . Con loro ben cinque bagagli carichi di esplosivi di vario genere, ma il taxi è troppo piccolo e l’uomo al volante si rifiuta di caricarli tutti: “massimo tre!”, avrebbe urlato spazientito il tassista. A questo punto uno dei terroristi avrebbe riportato su le due valigie, contenenti 150 litri di acetone, 30 litri di acqua ossigenata, una valigia piena di chiodi e viti e altro materiale destinato al confezionamento di ordigni esplosivi, nonché 15 chili di esplosivo Tatp.
Lecito chiedersi: cosa sarebbe accaduto se i tre uomini fossero riusciti a caricare anche quelle? Le dimensioni della strage sarebbero state senza dubbio maggiori, il numero dei morti quantomeno triplicato. Qualcosa è andato storto, per fortuna, anche se di fortuna in casi del genere non si dovrebbe mai parlare.